Amstel Gold Race 2024, emozioni contrastanti per il rinato Marc Hirschi: “Sono orgoglioso del mio secondo posto, ma sono un po’ dispiaciuto”

Marc Hirschi è felice del suo secondo posto in una gara importante come la Amstel Gold Race 2024. Il corridore svizzero è però anche un po’ rammaricato per essere arrivato veramente a un soffio dalla vittoria, andata invece in volata al britannico Tom Pidcock (Ineos Grenadiers). Il fatto che lo fa sorridere maggiormente è l’essere arrivato ad un ottimo momento di forma e di aver corso all’attacco una gara importante come la classica olandese. Intervistato ai nostri microfoni nel dopo gara il 25enne della UAE-Emirates ha anche parlato del grande tatticismo durante la corsa di oggi.

Parlaci delle tue emozioni dopo questo tuo secondo posto
”Sono orgoglioso del mio secondo posto. Finalmente sono in ottima forma ed essere davanti in corse così importanti è molto bello, ma il secondo classificato è il primo dei perdenti. Ci sono andato davvero vicino quindi sono un po’ dispiaciuto, ma tutto sommato possono essere felice”.

Come è stata la gara, più un gioco di tattica o una corsa dura?
”Sono sempre riuscito ad essere in un’ottima posizione. Conoscevo il percorso molto bene e avevo studiato il vento e tutto il resto quindi sapevo quando bisogna essere davanti e dove invece no. Ho anticipato Mathieu [Van der Poel – ndr] e quando ero davanti sono arrivati altri corridori e siamo riusciti ad arrivare al traguardo. Visto che ero sempre davanti sono riuscito a risparmiare molte energie e alla fine ho provato ad attaccare. Eravamo in quattro e abbiamo collaborato bene, poi stava tutto nella volata conclusiva. Sfortunatamente sono stato chiuso un pochino e poi non sono riuscito ad arrivare davanti a tutti. Tatticamente la mia è stata una corsa davvero buona, quasi perfetta”.

Come ti senti ad essere tornato a questi livelli?
”Questa corsa per me è fantastica, è la mia gara preferita con strade davvero molto belle. Tutti i corridori migliori oggi erano qui ed è bello tornare ad essere in testa a una corsa così grossa”.

Non hai mai messo in dubbio il fatto di riuscire a tornare al top in gare così lunghe?
”Sapevo che era possibile, ma anche al Fiandre non avevo finito la gara perché non mi ero sentito bene, ero un po’ malato. E anche tutta la scorsa settimana non ero molto fiducioso, ma nemmeno stamattina. Quindi è ancora più bello essere sul podio ora”.

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