Vuelta a España 2024, Top/Flop del Giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2024.

  • Eddie Dunbar (Team Jayco – AlUla): Splendido bis per lo scalatore irlandese che si è ritrovato a questa Vuelta. Dopo un periodo decisamente complicato sembra aver ritrovato le qualità che avevano portato il Team Sky ad ingaggiarlo nel 2018. Se la vittoria nell’undicesima tappa era arrivata quella di oggi lo ha visto scattare dal gruppetto dei migliori e, prima riportarsi agevolmente su Pavel Sivakov e poi riuscire a resistere al ritorno dei big. Due vittorie di spessore in poco più di una settimana che potrebbero dare una svolta alla sua carriera.
  • Jay Vine (UAE Team Emirates): Il corridore australiano conquista la Maglia a Pois di questa edizione della Vuelta. Ovviamente per certificare il successo devo portare a termine la cronometro di domani ma, a meno di incredibili sfortune, appare solamente una formalità. Premio alla sua tenacia, dopo il brutto incidente al Giro dei Paesi Baschi, ma anche per il team che, dopo aver perso le possibilità di lottare per la classifica generale, ha animato praticamente tutte le tappe di montagna e, alla fine, ha visto la lotta per la classifica degli scalatori risolversi con una lotta intestina che ha visto protagonista anche un ottimo Marc Soler.
  • Ben O’Connor (Decathlon – Ag2r La Mondiale): Alla fine riesce a conservare la seconda posizione. Anche se Enric Mas, soprattutto grazie agli abbuoni, si è pericolosamente avvicinato a soli 9 secondi, mantiene quasi un minuto su Richard Carapaz da gestire nell’ultima cronometro, non proprio la specialità della casa del corridore dell’Ecuador. In molti già lo davano giù dal podio, invece, riesce con tenacia a rimanere coi migliori.
  • Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers): Perde le ruote dei migliori già sulle prime rampe dell’ascesa del Picon Blanco e taglia il traguardo a quasi 6 minuti dai primi. Perde tre posizioni in classifica generale, scivolando in decima posizione, ma quel che è peggio dice addio alla possibilità di vestire la Maglia Bianca domani sul podio di Madrid.
  • Mikel Landa (T-Rex Quick-Step): I suoi compagni fanno un gran lavoro che lui, però, non riesce a finalizzare. Mattia Cattaneo imprime un ritmo che fa male a molti ma, poi, i suoi scatti sono timidi. Forse le gambe, dopo anche un Tour de France molto dispendioso, non sono proprio quelle dei giorni migliori, ma perché allora mettere a tirare la squadra per lunghi tratti, soprattutto in salita, se poi non si ripaga tanto lavoro?
  • Richard Carapaz (EF Education-EasyPost): Fallisce l’assalto al podio. In una tappa che poteva esaltarne le caratteristiche, lo scalatore ecuadoriano non prova mai l’affondo. Probabilmente le gambe non erano al massimo, ma da uno come lui ci si aspettava almeno un tentativo, come spesso ha fatto, di ribaltare le cose. Invece a tratti ha dato l’impressione di faticare anche a seguire gli altri big.
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