La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España2024.
Eddie Dunbar (Team Jayco-AlUla): Reduce da un lungo periodo difficile, era arrivato con grandi ambizioni e si era dovuto nuovamente scontrare con delle difficoltà fisiche e mentali che tuttavia è riuscito a sormontare, trovando la zampata giusta per cogliere la vittoria più importante sinora della sua carriera. Un riscatto meritato dopo tanti mesi di sofferenza che lo avevano fatto dubitare anche di sé stesso e delle sue capacità.
Israel – Premier Tech: Non vince la tappa, ma permette al suo capitano di entrare in Top10 grazie ad una fuga ben studiata nella quale si rende grande protagonista, costringendo sia la squadra della Maglia Rossa che altre formazioni di big a intervenire per evitare nuovi danni irreparabili. Sono dunque i grandi animatori di una tappa che permette così di aggiungere ulteriori emozioni.
Primoz Roglic (Red Bull Bora hansgrohe): Malgrado in salita abbia pagato dazio da un Enric Mas che anche oggi non gli concede un metro, lo sloveno assume pienamente il suo ruolo ed è grazie alla sua intraprendenza che c’è nuova battaglia anche per la generale e che questa Vuelta si rivela ogni giorno spettacolare..
Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale): Non sono le salite più adatte a lui e tutto sommato corre anche in modo intelligente, evitando un fuorigiri che gli sarebbe costato evidentemente ancora più chiaro. La prestazione odierna, considerando che la corsa spagnola è sempre pronta a proporre queste salite, apre tuttavia una ulteriore breccia in un muro che appare tutt’altro che invalicabile. C’è ancora margine, ma la corsa è più aperta che mai.
Adam Yates (UAE Team Emirates): Dopo la splendida vittoria della scorsa settimana sembra rilanciarsi con la possibilità di tornare in lizza quantomeno per il podio, ma oggi ha sofferto non poco in una salita che invece poteva essere adatta alle sue caratteristiche. La prestazione odierna sembra dunque confermare le difficoltà della formazione emiratina in una Vuelta che è nuovamente da reinventare.
Sepp Kuss (Visma | Lease a Bike): Ormai è chiaro, lo scalatore di Durango non è quello dello scorso anno. Ripetersi non sarà più possibile e anche oggi si dimostra un gradino, forse anche due, sotto gli uomini che appaiono destinati a giocarsi la vittoria finale. Da capire se ora dovrà rassegnarsi a una carso anonima, inseguendo, o riuscirà a trovare modo per cogliere un successo di tappa e riscattare almeno parzialmente la sua Vuelta.