Regolamento Vuelta a España 2024, come vengono calcolati i distacchi all’arrivo? Niente regola dei 3 km in undici tappe (ma estesa in quattro)
Come vengono calcolati i distacchi alla Vuelta a España 2024? Ci sono norme ben precise, che risultano spesso fondamentali per la classifica generale, le tattiche, le strategie e i movimenti dei corridori (soprattutto nei finali di tappa), riguardo al calcolo delle differenze di tempo tra un corridore e l’altro, regole che coloro che seguono abitualmente il ciclismo conoscono perfettamente, ma che non sono necessariamente scontate per tutti. L’assunto di base, chiaramente, è che chiunque arrivi nello stesso gruppo del vincitore verrà accreditato dello stesso tempo, anche se possono essere trascorsi molti secondi tra il primo e l’ultimo di quel drappello.
Ciò, ovviamente, capita solo se non sono presenti i cosiddetti buchi, ovvero fratture nell’unità del gruppo, che dunque non transita più in continuità al traguardo, ma arriva con piccoli distacchi fra un corridore e l’altro. In questi casi, perciò, verrà calcolato da parte della giuria un ritardo in termini di secondi, ma quando, come e in che modo ciò avvenga dipende anche dalla tipologia della tappa.
Altro punto importante del regolamento (di cui qui trovate altri estratti), anche questo valutato a seconda del tipo di tappa, riguarda invece eventuali eccezioni sui distacchi, con il ritardo di un corridore che, a seconda delle circostanze, potrebbe non venir calcolato in caso il suddetto corridore abbia avuto un qualche tipo di problema indipendente dalla sua volontà, come cadute o guasti meccanici.
Come si assegna il tempo alla Vuelta a España 2024
Il regolamento prevede dunque che tutti i corridori di uno stesso gruppo siano accreditati dello stesso tempo del primo membro di quel drappello. Ad ogni frattura effettiva, però, ovvero nel caso in cui ci sia uno scarto superiore a un secondo fra un corridore e un altro, i cronometristi registrano un nuovo tempo, calcolato in riferimento al vincitore di giornata (non sarà dunque di un secondo, ma è necessario calcolare l’effettivo tempo di passaggio sulla linea d’arrivo rispetto al primo classificato). Tuttavia, nelle tappe in cui si prevede un arrivo in volata, con il gruppo che si ritrova così notevolmente allungato a causa dell’alta velocità, e per evitare anche l’eccessiva e pericolosa bagarre per mantenere le posizioni di testa, questa regola varia.
Nelle tappe identificate di pianura, quindi quelle nelle quali si prevede un arrivo in volata con il gruppo compatto, i cronometristi aspettano infatti tre secondi di frattura tra un corridore e l’altro per assegnare un nuovo tempo a quel corridore e a tutti coloro che appartengono al suo gruppo. Nello specifico, per questa edizione della Vuelta, si tratta delle tappe numero 2, 3, 5, 7, 17 e 18.
La regola dei 3 km alla Vuelta a España 2024
Altra norma di cui è fondamentale comprendere il funzionamento è la famosa regola dei tre chilometri. Il regolamento prevede infatti che, in caso di incidente dimostrato all’interno degli ultimi 3000 metri di una tappa in linea (sono quindi escluse le cronometro), il o i corridori coinvolti siano accreditati dello stesso tempo del gruppo o dei corridori con cui si trovava(no) al momento dell’incidente, mantenendo tuttavia la posizione con la quale sono transitati al traguardo. La giuria valuta e considera come incidenti tutti gli avvenimenti indipendenti dalla volontà e dalla capacità fisica del corridore di mantenere la sua posizione, quali cadute, forature o altri problemi meccanici. Se il corridore caduto è impossibilitato a tagliare il traguardo, la giuria (dopo aver effettuato le verifiche del caso) gli assegnerà l’ultima posizione della tappa, sempre con il tempo basato sulla posizione in cui si trovava al momento della caduta.
L’articolo UCI sulla regola dei tre chilometri, per la precisione l’articolo 2.6.027, verrà applicato in tutte le tappe della Vuelta ad eccezione delle due cronometro (tappe 1 e 21) e delle frazioni che si concluderanno in salita, vale a dire le tappe 4, 6, 8, 12, 13, 15, 16, 19 e 20.
Come già accaduto durante l’ultimo Tour de France, anche nel GT spagnolo verrà applicato il nuovo regolamento UCI che, per questioni di sicurezza, in alcune tappe estende la zona di neutralizzazione al di sopra dei tradizionali tre chilometri. Ciò accadrà in quattro frazioni: nella 2a, 3a e 5a la neutralizzazione in caso di cadute o incidenti meccanici sarà aumentata a 4 KM, mentre nella 17a a 5 KM.
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