Vuelta a España 2023, Patrick Lefevere: “Soudal-QuickStep debole? Le persone hanno la memoria corta; inoltre non spetterà a noi controllare la corsa”

La Soudal-Quickstep torna sulle strade della Vuelta a España dopo il successo ottenuto nel 2022 con Remco Evenepoel. All’epoca quella che si chiamava QuickStep-Alphavinyl era stata bollata come “debole” e le considerazioni sulla qualità, soprattutto in salita, degli effettivi che dovranno supportare Evenepoel si sono in un certo modo ripetute anche durante l’avvicinamento alla Vuelta 2023, considerando soprattutto il gruppo che verrà schierato dalla Jumbo-Visma.  Sul punto, però, il direttore generale della formazione belga, Patrick Lefevere, la pensa in maniera diversa.

“Leggo a destra e a manca dubbi sulla forza della nostra squadra – le parole di Lefevere raccolte da Het Nieuwsblad – Ma non li capisco. La stampa spesso ha la memoria corta: nel 2022 si diceva che non fossimo abbastanza forti per controllare la corsa, ma lo abbiamo fatto. A quanto pare, le persone si sono dimenticate che Jan Hirt è stato sesto nella classifica finale del Giro d’Italia 2022 e che Mattia Cattaneo ha chiuso dodicesimo il Tour de France 2021. Di certo, non sono corridori della domenica. E non dimentichiamo James Knox, che in salita sa andar forte. Non gli avremmo rinnovato il contratto, se così non fosse”.

Lefevere aggiunge: “Se analizzi attentamente la nostra squadra, non puoi trovare dei difetti evidenti. Inoltre, non spetta a noi controllare la corsa. C’è una lunghissima lista di favoriti, fra Primož Roglič, Jonas Vingegaard, João Almeida, Juan Ayuso, per non parlare di Geraint Thomas e Alexsandr Vlasov. Per noi, tutto questo è un vantaggio: ci sarà sempre qualcuno che vorrà andare a prendere qualcun altro. Suggerirò ai ragazzi di correre per tre settimane con il pensiero di mangiare dal piatto degli altri”.

In vista della cronosquadre di apertura, che si disputerà sabato 26 agosto a Barcelona, il dirigente belga è molto fiducioso: “Penso che saremo competitivi. Abbiamo Remco e Cattaneo ha già vinto a cronometro. Inoltre, Casper Pedersen non è una forza trascurabile. Per i pesi leggeri come Knox e Andrea Bagioli, invece, saranno 14, lunghi, chilometri”.

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