Vuelta a España 2022, Juan Ayuso parte in sordina: “Non mi sono posto un obiettivo, qui per imparare”

Juan Ayuso è senza dubbio tra i corridori attorno ai quali c’è più curiosità in vista della Vuelta a España 2022. Il giovanissimo scalatore della UAE Team Emirates, che compirà 20 anni tra meno di un mese, affronterà a partire da domani il suo primo Grande Giro con i gradi di campione designato per il futuro. In un’era di talenti precoci, da Bernal a Pogacar fino ad Evenepoel, ci si aspetta a breve segnali importanti anche dallo spagnolo che in questo anno e mezzo di professionismo è già riuscito a fare ottime cose nelle brevi corse a tappe concludendo al quinto posto il Giro di Catalogna e al quarto quello di Romandia.

Nel corso della conferenza stampa online di oggi, ha sottolineato: “Le mie aspettative e quelle della squadra sono le stesse. Sono venuto alla Vuelta per imparare, divertirmi e vedere fino a dove posso arrivare. Il mio approccio è quello di andare giorno per giorno poiché è la prima volta che corro per tre settimane. Finora il massimo in cui ho gareggiato sono stati dieci giorni al Giro d’Italia under 23. Per questo non mi sono posto un obiettivo chiaro perché non so cosa aspettarmi da me stesso. In ogni caso spero di migliorare, imparare e vedere fin dove posso arrivare”.

Nessuna pressione quindi sulle sue spalle, anche se correre davanti al pubblico di casa non è certamente facile: “Più che sotto pressione mi sento motivato. Mi motiva molto il fatto che ci siano così tante persone che seguono quello che faccio, se ottengo buoni risultati e che sono contenti di ciò che raggiungo. Pertanto, più della pressione è orgoglio. Ho messo la pressione su me stesso più che sugli altri, e sono felice di vedere che ci sono così tanti fan dietro di me che aspettano che io realizzi grandi cose”.

A inizio stagione non doveva fare la Vuelta, ma poi insieme hanno cambiato idea: “Anche se ho avuto alti e bassi e mi sono ritirato al Delfinato, ero abbastanza contento del livello con cui sono arrivato alla gara, quindi insieme alla squadra abbiamo iniziato la preparazione per La Vuelta”. Ovviamente non ci saranno eventuali problemi a lavorare per Almeida: “Se sarà il più forte della squadra, saremo tutti al suo fianco, senza dubbio”.

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