Vuelta a España 2019, Nairo Quintana: “Quando arriva la stanchezza l’unica cosa che puoi fare è alzare il piede e recuperare”

Nairo Quintana sembra ormai fuori dai giochi di alta classifica della Vuelta a España 2019. La tappa con arrivo al Santuario del Acebo lo ha visto perdere ben 1’36” da Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Alejandro Valverde (Movistar) raggiungendo così ormai un distacco di 5’09” dalla Maglia Rossa e di 1’27” da un podio per il quale avrebbe due corridori da superare. Una giornata dunque decisamente deludente per il colombiano, che ormai è chiaramente il numero due in casa Movistar dopo aver perso nuovamente terreno dall’esperto compagno di squadra. Senza cercare scuse, ammette le difficoltà che avverte attualmente, consapevole che ora attaccare diventa complicato con la stanchezza accumulata.

“Non potevo fare di più – commenta dopo il traguardo – Non mi sentivo bene e mi sentivo molto stanco. È questo che succede quando cominci al top già a gennaio fino ad ora. La fatica accumulata si sente e non puoi farci niente. Vedremo ora cosa verrà, se andrò al Mondiale, pensando anche a cercare di recuperare in vista dell’anno prossimo”.

Definendosi “realista” sulle sue possibilità, sente ormai di essere fuori dai giochi, specialmente in questi arrivi che non avverte come ideali per le sue caratteristiche. Consapevole comunque che “manca ancora molto” e che “tanto può succedere”, si dice comunque pronto “a provare qualcosa” se le gambe dovessero migliorare. Una prospettiva comunque alla quale non sembra credere più di tanto: “Onestamente, quando arriva la stanchezza l’unica cosa che puoi fare è alzare e il piede e recuperare“, conclude.

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