Vuelta a España 2019, Dario Cataldo: “Non vedo l’ora di correre con la Movistar, ma prima vinceremo la Vuelta con Lopez”

Dario Cataldo, che ha già firmato per i prossimi due anni con la Movistar a partire dalla prossima stagione, è molto concentrato e determinato a dare tutto per il suo capitano Miguel Angel Lopez in questa Vuelta a España 2019. Il ciclista italiano, dunque, è desideroso di lasciare la Astana nel miglior modo possibile, magari con un successo in terra spagnola ed è assolutamente concentrato sull’affrontare la corsa nel miglior modo possibile. Il forte scalatore colombiano infatti è uno dei favoriti per la vittoria finale ed è supportato da una squadra molto competitiva, come dimostra anche il successo nella cronosquadre inaugurale. 

Il vincitore della tappa di Como al Giro d’Italia 2019 l’anno prossimo troverà nella sua nuova squadra anche il connazionale Davide Villella: “Andare insieme faciliterà l’ambientamento all’interno del team – ha dichiarato a Marca poco prima della partenza della tappa – ma non abbiamo paura al riguardo. Siamo veterani e sicuri che ciò che troveremo lì sarà buono”.

Il 34enne abruzzese è entusiasta della sua nuova avventura iberica, ma prima vuole concludere al meglio questa stagione: “Non vedo l’ora di correre con la Movistar, ma prima dobbiamo vincere la Vuelta con Lopez. La Movistar è stata un obiettivo per me, ho un grande impegno in Spagna (ha un progetto per il ciclismo di base insieme a Maté e partecipa anche a un’altra squadra femminile a León, la Eneicue, ndr) e questo mi dà ulteriori motivazioni”. 

Il suo ruolo principale sarà quello di supportare al meglio Miguel Angel Lopez durante questa Vuelta: “Abbiamo una squadra molto forte. Ha dimostrato di avere le qualità per vincere. I rivali sono fortissimi, ma sento che può farcela – ha aggiunto, anche se non esclude di poter cercare la gloria personale – ci possono sempre essere opportunità per tutti, se posso cercherò una vittoria di tappa ma so che il mio compito fondamentale è quello di essere accanto al capitano”.

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