Mondiali 2020, quattro giorni di corsa per gli élite (uomini e donne): niente U23 né juniores

Appuntamento dal 24 al 27 settembre per i Mondiali 2020. In attesa di conoscere ufficialmente domani la sede scelta dall’UCI, appare ormai chiaro che sarà una edizione ridotta quella dei prossimi campionati del mondo di ciclismo. Una scelta diventata inevitabile secondo organizzatori e federazione internazionale dopo al rinuncia di Aigle-Martigny che ha costretto a tempi logistici e di gestione molto brevi. Tagliare quattro giorni di corsa porta così l’evento a diventare sostanzialmente riservato ai professionisti, con qualche eccezione. La conferma di quella che era purtroppo una scelta che appariva da subito inevitabile, anche leggendo tra le righe delle dichiarazioni di David Lappartient, è arrivata ieri tramite l’Equipe.

Il noto quotidiano francese ha infatti anticipato che, a prescindere dalla sede finale, “il programma del mondiale sarà ridotto agli élite, partendo giovedì 24 settembre con le cronometro  per concludersi domenica 27 settembre con la prova in linea dei professionisti”. Una decisione che, viste le tempistiche sostanzialmente impossibili da realizzare (oltre ad un contesto sanitario alquanto problematico) fa sì che “le categorie juniores e under23 non avranno campionati del mondo a loro riservati quest’anno”. Salterà presumibilmente anche la CronoStaffetta Mista, evento caro all’UCI che potrebbe essere inserito per fare da spartiacque fra gli eventi, ma che squadre e corridori hanno, in linea generale, dimostrato di non apprezzare particolarmente.

Intanto, secondo quanto riporta oggi la Gazzetta dello Sport riassumendo quanto si vocifera da giorni, la sfida sarebbe sostanzialmente tra Imola e la Planche des Belles Filles. Formalmente ci sono anche le proposte di Alba Adriatica, in Abruzzo, e Peccioli-Pontedera, in Toscana, ma sarebbero in seconda fila rispetto alle due più forti e rinomate proposte.

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