Giro d’Italia 2021, la gioia di Joe Dombrowski: “Davanti un bel gruppo, negli ultimi chilometri stavo bene”

Joe Dombrowski ha ottenuto la vittoria più importante in carriera al Giro d’Italia 2021. Lo statunitense ha centrato la fuga di giornata, dimostrando freschezza fisica e lucidità, e ha gestito perfettamente le energie fino al momento decisivo sul Colle Passerino. Sull’ultima salita il corridore della UAE Team Emirates ha prima lasciato che Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation) lo riportasse sulla coppia che si era nel frattempo avvantaggiata a circa 70 chilometri dalla conclusione, poi ha piazzato l’accelerazione vincente, che gli ha permesso di arrivare da solo sul traguardo di Sestola. Il classe ’91 festeggia così il quarto successo in carriera, sicuramente il più importante dopo i tre sigilli al Tour of Utah tra 2015 e 2019.

Il 29enne ha esternato tutta la sua gioia appena dopo il traguardo: “È stata una giornata dura, eravamo un bel gruppo davanti, una bella fuga. Non sapevo se saremmo arrivati, ma quando ho visto che il distacco saliva fino a 7 o 8 minuti ho capito che sarebbe stato sufficiente. Ho cercato di stare sempre sulla ruota di De Marchi e altri corridori forti in fuga. Negli ultimi chilometri mi sono sentito davvero bene e ce l’ho fatta, ho vinto”.

“Sono molto contento – ha poi proseguito ai nostri microfoni – quando ho visto che avevamo un vantaggio sufficiente, ho provato a risparmiare energie e seguire soprattutto De Marchi, perché sapevo era il più forte tra i fuggitivi. Non sono un corridore esplosivo e la salita finale era piuttosto corta, ma sapevo che se fossi riuscito a tenere il ritmo avrei avuto una possibilità. Per noi è davvero un bell’inizio di Giro. Il successo non è mai una linea retta, è una serie di alti e bassi. Le persone non vedono i momenti difficili, ma solo i migliori. Sono contento di iniziare così, spero di poter avere altri successi per me e per il team”.

Infine Dombrowski ha parlato delle sue emozioni nel finale e della possibilità di lottare per la classifica degli scalatori: “Quando ho tagliato il traguardo, non sapevo cosa pensare. Sapevo che De Marchi aveva 30″ su di me in classifica, ma non sapevo quanto vantaggio avessi su di lui, se fosse abbastanza per la maglia. Ero fiducioso di vincere la tappa, ma speravo fino alla fine di poter prendere anche la maglia rosa. La maglia azzurra può diventare un obiettivo? Forse, vedremo. Il nostro leader è Formolo, sono qui per aiutare lui. Avrò anche le mie opportunità in fuga, vedremo. Se potrò andare in fuga magari proverò a lottare per la maglia di miglior scalatore”.

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