Favoriti Maglia Ciclamino Giro d’Italia 2023: Mads Pedersen e i velocisti completi partono un gradino sopra gli altri, ma occhio anche ai big della generale

Tanti pretendenti per la Maglia Ciclamino al Giro d’Italia 2023. L’indumento distintivo del capolista della classifica a punti è da sempre un premio molto ambito, soprattutto per i corridori che non possono ambire alla classifica generale e nell’edizione della Corsa Rosa che inizia sabato 6 maggio sono numerosi, almeno in partenza, i corridori che possono fare della Maglia Ciclamino un obiettivo tangibile. Storicamente, almeno per quel che riguarda l’ultimo periodo, quella a punti è una classifica che ingolosisce i velocisti (nel 2022 si è imposto il francese Arnaud Démare), che hanno però il doppio compito di farsi valere nelle tappe a loro adatte e, quando possibile, nei traguardi volanti, oltre che quello di tenere botta nelle frazioni più dure, stando attenti ad evitare di finire nelle maglie del tempo massimo. In questa edizione del Giro d’Italia, però, ci sono ben 3 tappe a cronometro, che a lungo andare potrebbero togliere punti ai velocisti, livellando quindi la competizione fra loro, gli uomini di classifica ed eventuali cacciatori di tappe molto attivi nell’arco delle tre settimane di corsa.

Favoriti Maglia Ciclamino Giro d’Italia 2023

Per puntare fino in fondo alla Maglia Ciclamino servirà quindi essere un corridore veloce, ma anche, se non soprattutto, resistente. Caratteristiche, queste, che richiamano alla mente subito Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Il danese ha trovato nelle ultime stagioni una consistenza davvero notevole, dall’ultimo Grande Giro corso – la Vuelta a España 2022 – ha portato a casa proprio la maglia di vincitore della classifica a punti e ha dalla sua la capacità di essere protagonista sia nelle volate di gruppo che su scenari misti. Corridore anche generoso e coraggioso, potrebbe anche non esitare ad andare all’attacco dalla distanza, cogliendo punti a traguardi volanti o su arrivi in cui i velocisti più puri potrebbero faticare. L’assenza di un eventuale uomo di classifica potrebbero inoltre favorirlo, dandogli non solo maggiore libertà, ma anche un possibile supporto aggiuntivo da parte del team.

Caratteristiche simili a quelle del danese le hanno uomini come Michael Matthews (Team Jayco-AlUla) e Magnus Cort Nielsen (EF Education – EasyPost), entrambi forse ancor più propensi a fare punti in giornate più impegnative, soprattutto il suo connazionale, che tuttavia potrebbe faticare maggiormente invece nelle frazioni maggiormente adatte alle ruote veloci. Se l’australiano è probabilmente il più completo dei tre, e ha anche una importante esperienza da far valere in questo esercizio avendo vinto una maglia verde del Tour de France e avendo spesso lottato per questo traguardo, arriva da un periodo difficile e la sua condizione è una incognita al momento.

Tra i velocisti più puri, sono particolarmente resistenti anche Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) e Simone Consonni (Cofidis), che potrebbero cercare di fare della regolarità e della propria presenza fissa negli ordini di arrivo la loro arma di forza. Entrambi in questo inizio di stagione hanno mostrato di essere in grado di fare molto bene anche nelle volate di gruppo, pur essendo probabilmente corridori in grado di ottenere il meglio nelle volate più atipiche, al termine di tappe meno lineari. Se gli altri corridori già citati partono sin dall’Abruzzo con l’idea in mente di lottare per la maglia, nel loro caso potrebbe diventare un obiettivo secondario se le cose dovessero andare particolarmente bene.

Altro corridore molto resistente, che peraltro ha mostrato splendida forma in queste ultime settimane, è indubbiamente Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa). Dotato di un discreto spunto veloce, anche se nelle volate di gruppo farà probabilmente fatica contro i grandi nomi, il corridore campano potrebbe comunque raccogliere qualche punto prezioso da sommare poi con quelli che potrebbe andarsi a prendere in tappe che per la maggior parte delle altre ruote veloci sono sostanzialmente precluse, finanche in giornate di alta montagna vista la sua capacità di superare bene le salite intermedie.

Ovviamente, come dimostrano i recenti successi dei vari Arnaud Démare, Elia Viviani, Pascal Ackermann e Fernando Gaviria, un velocista puro che domina gli sprint di gruppo ha comunque buone possibilità di portarsi a casa la Maglia Ciclamino del Giro d’Italia 2023. Già capaci di trionfare, rispettivamente nel 2019 e nel 2017, il tedesco e il colombiano, hanno chiaramente le capacità di poterci riprovare. Maggiori possibilità per il corridore della Movistar, che si presenta con una squadra pronta a sostenerlo, sia in pianura che in montagna, mentre il tedesco rischia di trovarsi spesso da solo, o quasi, tanto negli arrivi più adatti a lui, quanto nelle giornate più impegnative visto che la sua UAE Team Emirates ha ambizioni di alta classifica ed è costruita principalmente per questo obiettivo.

Avrà invece una squadra quasi interamente dedicata alla sua causa Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), che non ha certo brillato in questo inizio di stagione, ma che nel corso della sua lunga e straordinaria carriera ha più volte mostrato che non bisogna seppellirlo prima del tempo. In montagna farà sicuramente fatica e non sarà semplice per lui arrivare a Roma, ma il britannico è un animale da vittorie e quando inizia a vincere è capace di grandi imprese, specialmente quando ha la piena fiducia del suo team, come sembra comunque essere il caso per il team kazako.

Altro velocista piuttosto puro è quell’Alberto Dainese (Team DSM) convocato dell’ultima ora, ma non per questo intenzionato a fare il turista nel suo paese. Già vincitore di tappa lo scorso anno, lo sprinter di Abano Terme potrebbe non avere sempre i galloni di capitano in squadra, perdendo così punti preziosi in alcune occasioni, ma se dovesse dimostrare una gamba superiore a quella dei compagni potrebbe avere un importante supporto per andare a lottare per questa classifica. Più completo è invece Niccolò Bonifazio (Intermarché-Circus-Wanty), un altro di quelli che potrebbe anche cercare punti in giornate diverse dalla volata più classica. Anche nel suo caso bisogna tuttavia capire quante possibilità avrà, visto che la formazione belga ha tante carte da giocarsi sui vari fronti.

Attenzione inoltre agli uomini di classifica. Non succede da oltre dieci anni alla Corsa Rosa, ma i numerosi arrivi misti possono favorire anche big dotati di un discreto spunto veloce, che possono cercare di fare degli abbuoni un proprio obiettivo, specialmente se la classifica dovesse rivelarsi particolarmente corta. Un corridore come Primoz Roglic (Jumbo-Visma) ha mostrato spesso in carriera di non disdegnare di giocarsi anche i successi parziali anche in tappe non necessariamente disegnate per i big della generale e in un contesto di bagarre molto serrata e continua come quella che ci auspichiamo con Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) potrebbero finire entrambi nelle posizioni di vertice di una graduatoria nella quale anche i  buoni risultati a cronometro, specialità in cui entrambi eccellono, potrebbero avere una certa influenza. Nella loro scia potrebbe così inserirsi anche un Joao Almeida (UAE Team Emirates) che a sua volta ha un buona reattività nelle volate ristrette e ottime doti contro il tempo, nonché un corridore come Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers), sicuramente meno avvezzo allo sforzo solitario, ma indubbiamente brillante nel suo approccio alla Corsa Rosa.

Altri corridori che potrebbero trovarsi, nelle giuste condizioni, nelle posizioni di vertice di questa classifica sono i cronoman come Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) e Stefan Kung (Groupama-FDJ), ma entrambi dovrebbero poi avere molta libertà di azione (nonché buona riuscita) nelle giornate per attaccanti per poter cercare di compensare le numerose tappe in cui invece andranno inevitabilmente a secco. Altri buoni velocisti o corridori completi che potrebbero provare a dire la loro con le giuste condizioni sono uomini come Davide Cimolai (Cofidis), David Dekker (Arkéa-Samsic), Jake Stewart (Groupama-FDJ), Filippo Fiorelli (GreenProject-BardianiCSF-Faizanè), Andrea Pasqualon (Bahrain-Victorious) e Andrea Vendrame (Ag2r Citroën), ma servirebbero effettivamente congiunture astrali decisamente favorevoli per potersi portare a casa la Maglia Ciclamino (per quanto poi, strada facendo, potrebbe diventare un obiettivo).

Borsino dei Favoriti Maglia Ciclamino Giro d’Italia 2023

***** Mads Pedersen
**** Fernando Gaviria, Michael Matthews
*** Mark Cavendish, Magnus Cort, Kaden Groves
** Pascal Ackermann, Vincenzo Albanese, Simone Consonni, Alberto Dainese
* Joao Almeida, Niccolò Bonifazio, Remco Evenepoel, Tao Geoghegan Hart, Primoz Roglic

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