Bahrain-Merida, e se Nibali rinunciasse a Giro e Tour per il Mondiale?
Il Mondiale di Innsbruck 2018 è il punto cardine della prossima stagione di Vincenzo Nibali. Attorno al grande evento austriaco ruotano tutte le altre scelte, a partire dalla certezza della Vuelta a España, che il siciliano considera ideale trampolino di lancio verso l’appuntamento iridato. Cosa verrà prima sembra invece più difficile individuarlo adesso. Più classiche, questo sembra abbastanza chiaro. Per “allenarsi”, più mentalmente che fisicamente, al grande appuntamento di fine stagione, infatti, il siciliano sembra intenzionato ad un calendario che gli permetta di vivere con più intensità e frequenza le grandi corse di un giorno. La prima parte di stagione sembrerebbe dunque improntata sostanzialmente verso la Liegi – Bastogne – Liegi, l’altro grande Monumento, che ha già accarezzato, a cui può realisticamente ambire.
Probabile a questo punto anche la sua partecipazione alla Milano – Sanremo, corsa che non è del tutto nelle sue corde, ma nella quale ha già ottenuto un ottimo terzo posto nel 2012. Se avrebbe bisogno di un percorso più duro, nel quale provare a fare la differenza, nel caso optasse per un calendario improntato sulle classiche, difficile pensare non inizi con la Classicissima, magari preceduta dalla Tirreno – Adriatico, da lui già vinta due volte, per iniziare a fare la gamba per la primavera incombente. Nelle classiche a quel punto bisognerebbe andare a correre il Trittico delle Ardenne, con Amstel Gold Race e Freccia Vallone a precedere la Doyenne domenicale, ma è probabile che invece opterà per il Tour of The Alps, che gli permetterebbe di provare in gara il percorso iridato. Oltre ad un ritiro in altura, sarebbe da inserire anche qualcosa nel mezzo. Eventualmente anche una ulteriore corsa a tappe di una settimana, come il Giro dei Paesi Baschi, che si corre nei primi del mese per cercare di continuare a costruire la forma giusta, ma bisogna anche capire cosa viene eventualmente dopo.
Il Giro d’Italia sembra molto difficile. L’impegno si sposerebbe piuttosto bene con le ambizioni di fine stagione, ma fare ad alto livello le classiche sembra precludere la possibilità di vederlo poi competitivo anche a maggio. Potrebbe invece essere una possibilità più concreta il Tour de France, come fu nel 2012, anno in cui chiuse la Grande Boucle per la prima volta sul podio (dopo esservi già salito in occasione proprio di Tirreno, vinta, Sanremo, terzo, e Liegi, secondo). Un percorso dunque già sperimentato in maniera efficace, che peraltro troverebbe conferma in quanto rivelato da Franco Pellizotti al Messaggero Veneto. Il corridore friulano ha infatti rivelato come già alla vigilia del trionfale Il Lombardia, assieme al siciliano, stavano già “pianificando il 2018. Obiettivo? Fargli vincere il Tour de France o il Mondiale“.
In questa ottica assumerebbero dunque sostanzialmente l’aspetto di più che comprensibili parole di circostanza anche quelle di Paolo Slongo, che alla Tribuna di Treviso spiega come il programma del siciliano sarebbe ancora da stabilire al di fuori dei punti fissi già citati (Liegi-Vuelta-Mondiale). Parlando infatti dei grandi giri, confermando quanto detto ieri dal suo pupillo, l’unico dato per certo dallo storico preparatore dello Squalo è la rassegna spagnola, mentre per gli altri si aspetterebbe di vederne il percorso. “Di sicuro parteciperà alla Vuelta con l’impegno adeguato di preparare il campionato del mondo – commenta Slongo – Poi siamo in attesa di scoprire i tracciati del Giro d’Italia e del Tour de France, la settimana prossima. Da qui verrà deciso il calendario”.
Ovviamente, a seconda del GT che sceglierà cambierà la sua estate. Peraltro, non sembra neanche indispensabile che scelga davvero un secondo grande giro per la sua stagione, che sarebbe già decisamente ricca con Classiche+Vuelta+Mondiale. Anzi, probabilmente per poter fare davvero la differenza in Spagna e Austria potrebbe convenire saltare le due corse a tappe per eccellenza, concentrandosi magari ancor di più sulle eventuali classiche in mezzo, con una estate più improntata sullo scarico e la preparazione che sulle corse. In quest’ottica, in seguito ad una pausa dopo la Liegi potrebbe pensare ad una partecipazione al Giro di California (sacrilegamente contemporaneo alla Corsa Rosa, ma è un’altra storia), magari optando poi per il Giro di Svizzera, senza impelagarsi con i grandi sfidanti alla Grande Boucle che solitamente scelgono il Giro del Delfinato. Così facendo, anche la possibilità di fare un buon Tricolore, sempre che il percorso possa convenirgli.
In questa ottica, per l’estate più rovente, sempre considerando come valida l’opzione di sacrificare gli altri GT, luglio potrebbe essere soprattutto votato ai ritiri di preparazione, in altura, approfittandone per andare anche a fare delle ricognizioni del percorso iridato. A quel punto in agosto un passaggio quasi obbligato per il Giro di Polonia, dove fare la gamba in vista della Vuelta. In questo modo, con qualche variabile dipendente dal percorso, la possibilità di vestire una prima volta l’azzurro per il Campionato Europeo, lavorando così soprattutto sul gruppo, prima di iniziare la lunga trasferta spagnola. A meno di voler partecipare al BinckBank Tour, saltando Polonia e ripartendo dall’Europeo, ma sembra troppo ravvicinato alla Vuelta, senza lasciare eventualmente il tempo di cambiare qualcosa.
Dopo la corsa spagnola, anche se chiaramente bisogna valutare le condizioni al momento, le corse italiane sembrano trampolino ideale verso la rassegna iridata; giusto per non perdere la gamba, senza necessariamente forzare o cercare il risultato in prove non sempre a lui adatte. Con la speranza di poter vedere poi tornare lo Squalo nuovamente nel Belpaese per la conclusione di una stagione per lui atipica, ma che potenzialmente potrebbe elevarlo ulteriormente nel suo status ciclistico, come in assoluto uno dei più completi corridori, non solo dell’epoca moderna, non solo in Italia.
La posta in palio è davvero alta e le scelte non saranno certo semplici per il siciliano, per il quale abbiamo immaginato questo possibile calendario.
Vuelta a San Juan (21-28 gennaio)
Tour of Oman (13-18 febbraio)
Abu Dhabi Tour (21-25 febbraio)
Strade Bianche (3 marzo)
Tirreno – Adriatico (7-13 marzo)
Milano – Sanremo (17 marzo)
Giro dei Paesi Baschi (2-7 aprile)
Tour of the Alps (16-20 aprile)
Liegi – Bastogne – Liegi (22 aprile)
Giro di California (13-19 maggio)
Giro di Svizzera (3-10 giugno)
Campionato Italiano
Giro di Polonia (4-10 agosto)
Campionato Europeo
Vuelta a España (25 agosto – 16 settembre)
Coppa Sabatini (20 settembre)
Memorial Pantani (22 settembre)
Trofeo Matteotti (23 settembre)
Prova in Linea Mondiale Innsbruck 2018 (30 settembre)
Giro dell’Emilia (6 ottobre)
Tre Valli Varesine (9 ottobre)
Il Lombardia (13 ottobre)
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