Visma|Lease a Bike, Wout Van Aert carichissimo per le grandi classiche: “Vogliamo fare la storia”

Wout Van Aert traccia la strada di quella che sarà la sua campagna delle classiche monumento di questa primavera. Alle porte di una stagione in cui il poliedrico corridore belga ha già annunciato che non prenderà parte alla Milano-Sanremo per focalizzarsi maggiormente sui suoi due principali obiettivi di stagione, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, il portacolori della Visma | Lease a Bike ha voluto innanzitutto puntualizzare le ragioni che lo hanno portato ad un drastico cambio di calendario rispetto alle passate stagioni. Un calendario con meno gare e molti più allenamenti mirati.

“Solitamente questo era il periodo in cui gareggiavo molto – spiega in un video pubblicato dalla squadra – Quindi, in poche parole si poteva quasi dire che gli allenamenti erano praticamente finiti a questo punto. Spero solamente di riuscire a fare un altro passettino in avanti nelle prossime corse e recuperare nel miglior modo possibile ogni volta. In passato ho notato che è difficile per me riuscire a mantenere la miglior condizione, specialmente per un lungo periodo di tempo. Ora vado a iniziare l’ultimo blocco di allenamenti e poi a breve virerò sulle corse vicine ai miei grandi obiettivi. Questo è un approccio diverso in effetti. Farò molto più allenamento per provare ad essere pronto per le corse più importanti”.

Il 29enne belga ha poi voluto difendere la sua scelta di non correre sinora per prepararsi alle classiche del nord: ”In corse come Tirreno-Adriatico e Parigi-Nizza in particolar modo è sempre un po’ una scommessa, non sai mai cosa riesci a portare a casa, non sai mai come andrà la corsa. Ogni tanto quello che vuoi è essere spinto fuori dalla tua zona di comfort, ma in un training camp puoi controllare maggiormente gli stimoli che hai. Specialmente nei ritiri in altura ho sempre avuto ottime esperienze, quindi sono molto fiducioso.

Il vincitore della Milano-Sanremo 2020 non è comunque a digiuno di corse visto che è stato protagonista del fine settimana di apertura dominato dalla sua squadra, vincendo la Omloop Het Nieuwsblad con Jan Tratnik e la Kuurne-Brussels-Kuurne con lo stesso Van Aert. ”Alla fine il risultato è stato entrambe le volte quello che volevamo come team. È stato un inizio brillante per la nostra squadra da classiche. Abbiamo vinto due volte in due modi molto diversi. È sempre difficile prevedere come finiscono queste classiche fiamminghe e credo che sia la cosa che dobbiamo ricordarci, che possiamo sempre essere pronti in ogni scenario possibile”.

Il belga classe 1994 ha inoltre detto a chiare lettere cosa vuole fare insieme al suo team: ”Il mio principale obiettivo e della squadra è quello di fare la storia. Spesso questo suona molto pesante ed astratto, ma se guardiamo all’Opening Weekend è bello vedere che abbiamo osato ad attaccare con l’intera squadra per prendere veramente il controllo della gara ed avere così tanti ottimi corridori davanti che si capiscono a vicenda. Credo che questo sia un qualcosa che non è accaduto molto spesso nella storia del ciclismo. Alla Omloop, per esempio, avevamo in mente di sfruttare il vento laterale dopo 50 chilometri e di creare dei ventagli. Ovviamente, devi osare per attaccare da così lontano e per usare tutte le tue forze, ma poi noti che tutti ci credono e credo che la gente lo apprezzi”.

Negli ultimi anni la Visma | Lease a Bike è diventata forse la squadra da battere per le classiche del pavé, sia per qualità che per quantità degli interpreti che schierano in ogni occasione. “Il team delle classiche va meglio di anno in anno. La squadra sente molto la mancanza di Nathan [Van Hooydonck – ndr], ma con Matteo [Jorgenson] e Jan [Tratnik] abbiamo due ragazzi che si sono uniti al team delle classiche di primavera che hanno subito dimostrato di essere super forti. In generale, io sono nel team da cinque anni ormai e ho notato che l’importanza delle classiche di primavera è seriamente cambiata per la squadra. Oltre alle grandi corse a tappe, è un grande obiettivo essere al meglio nelle monumento e credo che sia un grande passo in avanti”.

Nella testa di Van Aert però ci sono stampate a chiare lettere due gare: “La Parigi-Roubaix è sempre la seconda grande monumento dopo il Giro delle Fiandre e spesso quel che succede al Fiandre ha un ruolo anche li. Ad oggi ho abbastanza esperienza per sapere come vanno tutte e due le corse. La Roubaix è veramente una battaglia di logoramento, una corsa in cui devi sempre stare calmo e continuare a credere di poter vincere anche dopo un imprevisto. È davvero un gioco mentale. Credo che nella preparazione abbiamo già lavorato duramente per escludere tutti i fattori negativi che possiamo gestire. Rimane comunque una lotta di materiali e sapere che ci stiamo lavorando ti dà ottime sensazioni”.

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