Lotto Dstny, Arnaud De Lie chiude il suo 2024: “È stata una buona stagione, per l’anno prossimo voglio essere al mio meglio in primavera”
Arnaud De Lie mette il punto sulla sua stagione 2024. Nonostante una stagione con meno successi rispetto al 2023, l’anno della sua vera consacrazione, per il corridore della Lotto Dstny quella appena concluso è stato un anno comunque positivo, caratterizzato da sette vittorie, tra cui la più importante è sicuramente il campionato nazionale belga, ma anche da tanta esperienza raccolta, soprattutto grazie alla sua prima partecipazione al Tour de France dove, pur non essendo riuscito a fare meglio di due terzi posti, ha potuto mettersi alla prova con tutti i migliori velocisti del mondo.
In occasione del Singapore Criterium il belga ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo Marca, dove ha parlato della sua stagione e dei suoi piani per il futuro: “Quest’anno sono successe cose positive e negative, ma tutto sommato è stata una buona stagione. Sicuramente il mio momento saliente è la vittoria al campionato nazionale. È un titolo che ti permette di indossare una divisa speciale per tuto l’anno. Inoltre mi è piaciuto molto anche il mio debutto al Tour. Onestamente è una corsa davvero durissima, si va a tutta per 21 giorni. Bisogna essere sempre ben posizionati altrimenti si rischia di non arrivare al traguardo. È stata un’esperienza durissima, ma sono felice di come è andata”.
Per il 2025 i piani di De Lie sono già totalmente definiti, con le grandi classiche di primavera come principale obiettivo: “Lavoro per arrivare al meglio alle classiche nelle Fiandre. Spero di essere già in forma alla prima gara dell’anno a Valencia. Se arriverò in buona condizione in Spagna poi potrò lavorare per raggiungere il mio picco in primavera. Per quello che riguarda la Roubaix bisognerà fare i conti con la Alpecin. Hanno vinto le ultime due edizioni e sono la squadra più forte nella Roubaix. La verità è che stare a ruota di Van der Poel non è per nulla semplice. In ogni caso, per quanto le due monumento (Parigi – Roubaix e Giro delle Fiandre) siano importanti, ci sono anche altre classiche come la Omloop e la Gent Wevelgem che sono grandi obiettivi per me”.
In conclusione, così come capitato a diversi altri corridori, anche al nativo di Libramont è stata fatta una domanda su Tadej Pogacar e sul suo dominio: “Forse il ciclismo con Pogacar sta diventando noioso, ma sicuramente non per me. Quando lui è all’attacco io sono in gruppo. Sicuramente Jonas e Remco non la pensano come me, quando Pogacar attacca è difficilissimo seguirlo. Io sono fortunato a non essere lo stesso tipo di corridore che è lui. Pogacar è il migliore e anche solo per seguirlo serve una grande giornata. Non so se abbiamo già visto il suo meglio. Quello che è certo è che si trova già ad un livello altissimo e se migliorerà continuerà a vincere tutte le corse. Lui è una sorpresa e vedremo cosa ci regalerà il prossimo anno”.
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