Un anno fa… Vuelta a España 2022, Patrick Lefevere smorza la pressione su Remco Evenepoel: “Non importa se non andrà bene, ha solo 22 anni e la gente ha la memoria corta”
Per certi versi, quello di Remco Evenepoel è il nome più atteso in vista della Vuelta a España 2022. Eppure, sia lui che il suo “capo”, Patrick Lefevere stanno cercando di abbassare la pressione in vista del Grande giro spagnolo. Il corridore belga ha detto di puntare alle cronometro, mentre il general manager della Quick-Step Alpha Vinyl non vuole porre sul giovane talento eccessive aspettative sul piano della classifica finale. Questo nonostante Evenepoel abbia dimostrato di avere una gran gamba, in particolare in occasione della Clasica San Sebastian, corsa dominata in lungo e in largo.
“Remco ha fatto tutto il possibile per arrivare pronto alla Vuelta – le parole di Lefevere in un’intervista a Het Laatste Nieuws – Non conosco nessuno della sua età che va a fare ritiri in altitudine così spesso, che si allena così tanto, che è così dedito al ciclismo. Sarebbe bello se riuscisse a essere ricompensato per tutto questo. L’obiettivo iniziale è quello di lasciare i Paesi Bassi (dove si svolgeranno le prime 3 tappe – ndr) senza problemi. Una prima valutazione poi la faremo dopo la cronometro di Alicante (decima tappa – ndr): se a quel punto sarà ancora in buone condizioni allora potrà tirarsi su le maniche e provare davvero ad arrivare fino in fondo”.
Il dirigente belga insiste su un punto: “Non sarò preoccupato se Evenepoel non dovesse vincere la prossima Vuelta, anche se i suoi critici andranno subito a trarre conclusioni. Sarebbe troppo facile. Ma lui ha solo 22 anni e il suo contratto con noi scade nel 2026. Fino a quel momento, avrà tutto il credito necessario da parte mia. Il problema è che le persone hanno la memoria corta. Fino a 5 anni fa non era neanche un corridore. E a causa di quella brutta caduta al Lombardia 2020 ha perso un ulteriore anno nel suo processo di sviluppo”.
Sul futuro di Evenepoel, Lefevere sembra avere le idee chiare: “Il Tour de France 2023? Vedremo quando ci incontreremo in ottobre con tutta la squadra, ma se dovessi decidere io direi di no. Nella mia testa l’ordine è Vuelta-Giro-Tour. Ma sottolineo, nella mia testa. A me comunque non piace puntare tutto sui Grandi giri. È un rischio, non mi piace mettere tutte le mie uova in un unico paniere. Se lo fai e poi dopo una settimana di corsa non ha più possibilità di vincere, quello è un disastro. In questa stagione, per dire, Remco già compenserebbe il fatto di andare male alla Vuelta con le vittorie già ottenute alla Liegi e a San Sebastian. Ma, allo stesso tempo, è troppo presto per definire Evenepoel come uno specialista da corse di un giorno”.
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