Un Anno Fa…Settimana Coppi e Bartali 2019, Mosca si rammarica: “Il belga Robeet ci ha letteralmente fregato”

Finale amaro per Jacopo Mosca nella quarta tappa della Settimana Coppi e Bartali 2019. Al termine di una giornata all’attacco il portacolori della nazionale azzurra si è dovuto accontentare della terza piazza sul traguardo di Crevalcore, preceduto da Ludovic Robeet (Wallonie-Bruxelles) e Mikkel Bjerg (Hagens Bermans Axeon). Il corridore della D’Amico-UM Tools è stato uno degli otto attaccanti di giornata, rimasti poi in tre a quindici chilometri dal traguardo dopo il forcing del danese, due volte iridato nella crono under23.

“Diciamo che è stata una bella azione – ha raccontato Mosca ai microfoni di SpazioCiclismo al termine della gara – Stamattina abbiamo deciso di provare ad andare in fuga solo se ne fosse valsa la pena e quando ho visto che si stava sviluppando una bella azione sono partito e mi sono agganciato. A un certo punto sembrava che il gruppo ci prendesse,  ma ho parlato con Cassani e con Villa e mi hanno incitato a provarci lo stesso. Pensavamo che il gruppo ci saltasse addosso, ma siamo andati via in tre. All’inizio ci hanno probabilmente sottovalutato, ma i due che erano con me menavano veramente forte…”

A quel punto diventava non solo una questione di gambe, ma anche di furbizia, un gioco nel quale il generoso corridore azzurro si è fatto sorprendere. “Nel finale, peccato…io guardavo soprattutto Bjerg, lo ammetto, pensavo che fosse lui il più forte – commenta amareggiato – Invece, il corridore belga ci ha letteralmente fregato. Ma è stata comunque una grande emozione correre con la maglia della nazionale. Certo, se fosse arrivata una vittoria sarebbe stata ancora un’emozione più grande, ma alla fine è una buona giornata”.

Per l’ex corridore di Scinto, il bilancio parla dunque di una grande delusione, ma poco rammarico: “Abbiamo collaborato tutti, anche i corridori che si sono staccati nel finale. Devo dire che è stata un’azione di tutti e otto – conclude – Ci credevamo tutti, qualcuno di meno e qualcuno un po’ di più e alla fine è andata benissimo al belga, un po’ meno a me”.

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