“Con il Giro posticipato, penso che dovrò cominciare a lavorare in vista del Tour – ha spiegato il trentatreenne a Het Nieuwsblad – Se la prossima corsa sarà il Tour, mi aspetto di vedere cose molto strane. Chi penseremo che andrà bene, farà cattive prestazioni, e viceversa. All’inizio della stagione c’è bisogno di mettere corse nelle gambe per costruire la condizione. Alcuni corridori hanno bisogno di corse dure per arrivare al top della forma”.