Strascichi giudiziari per l’ottava tappa del Giro d’Italia 2018. La Praia a Mare-Montevergine di Mercogliano, disputata lo scorso 12 maggio e vinta dall’ecuadoriano Richard Carapaz (Movistar) grazie a un’azione negli ultimi chilometri di salita, si arricchisce infatti di una pagina che poco ha a che fare con il lato sportivo dell’evento. Nei giorni scorsi infatti RCS, società organizzatrice della Corsa Rosa, ha citato in giudizio il Comune di Mercogliano a causa del mancato pagamento di un corrispettivo economico. La cifra in ballo è di 80.000 euro più IVA e l’udienza è già stata fissata per il 2 aprile 2019, dopo che l’atto di citazione è stato protocollato alla vigilia di Natale.
La querelle nasce dal mancato versamento da parte del Comune irpino del corrispettivo economico dovuto alla società organizzatrice dell’evento per ospitare la tappa. Il 18 ottobre 2017 questi era stato fissato in 80.000 euro più Iva cifra che, nonostante i numerosi solleciti e le diffide già inoltrate da RCS dopo la conclusione della Corsa Rosa vinta da Chris Froome (Sky), non è ancora stata saldata. Ad essere citati sono stati anche il sindaco Massimiliano Carullo e l’Assessore allo Sport Carmine Dello Russo. Dal 2000 ad oggi Montevergine ha ospitato per ben cinque volte l’arrivo di una frazione della Corsa Rosa, rivelandosi spesso il primo traguardo in salita della corsa al termine di un’ascesa “pedalabile” ma che ha regalato pagine importanti alla storia del Giro.
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