Un anno fa… BEKING Monaco, Primoz Roglic vince tra un parterre di campioni in nome della solidarietà e della mobilità sostenibile

Primoz Roglic conquista la BEKING Monaco. Il portacolori della Jumbo-Visma trionfa davanti a Sonny Colbrelli (Bahrain-Victorious) e Tadej Pogacar (Uae-Team Emirates) nella prima edizione della competizione ideata da Matteo Trentin in collaborazione con AWE International Group e Live Your Passione. Il circuito da 1,3km da ripetere 40 volte con un parterre di campioni è stata l’occasione perfetta per sensibilizzare sul tema della solidarietà e della mobilità sostenibile. A precedere questa gara, una cronosquadre che vedeva coinvolti 12 squadre formate da amatori e professionisti per raccogliere fondi in favore della Fondazione Michele Scarponi e per la fondazione monegasca. Una giornata interamente dedicata alla bicicletta, volta ad accogliere anche e soprattutto i bambini.

Pur essendo una corsa sostanzialmente di esibizione, Roglic non ha voluto deludere i presenti e si è portato a casa la prima edizione: “È stata una corsa rapida e dura fin da subito e agli ultimi giri sono rimasti davanti i migliori – ha raccontato lo sloveno, dando ampia importanza anche al tema sociale della corsa – Fa sempre piacere vincere e credo che questo sia stato un bellissimo evento, è stato importante partecipare ed essere coinvolto per questa causa”. Nelle sue dichiarazioni c’è spazio anche per un breve resoconto della sua stagione: “È stata l’ultima gara di una stagione che per me ha avuto degli alti e dei bassi, ora sto iniziando piano piano a prepararmi in vista della prossima”.

Non ha vinto, ma la sua vittoria oggi l’ha portata a casa lo stesso con questa splendida iniziativa, Matteo Trentin, felice e soddisfatto per come è andata la giornata: “Il successo di questa prima edizione ci fa molto piacere e ci ricompensa delle fatiche fatte per organizzarlo e ci incoraggia a lavorare già per il prossimo anno. L’idea alla base di Beking non era quella di un evento per i professionisti, ma di una giornata dedicata alla bicicletta alla quale volevamo che le persone partecipassero in bicicletta insieme ai bambini. La gara è stata molto bella, soprattutto quando hai il gotha del ciclismo mondiale è già un grande risultato e il circuito è stato pensato per far divertire tutti, non soltanto i professionisti”.

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