Tour de France 2025, Tadej Pogacar dedica la vittoria a Samuele Privitera: “Terribile come questo sport possa essere duro e provocare tanto dolore”

Tadej Pogacar potrebbe aver dato il colpo letale al Tour de France 2025 sin dalla prima giornata pirenaica. Dopo la caduta di ieri c’era grande incertezza riguardo le sue condizioni e sulle conseguenze che questa potesse avere sulla sua prestazione, ma sulla salita di  Hautacam ha spazzato via qualsiasi dubbio con una prestazione inarrivabile per i suoi avversari. Partito a dodici chilometri dalla conclusione, il leader della UAE Team Emirates XRG si è tolto di ruota tutti, compreso Jonas Vingegaard, con una accelerazione bruciante iniziata da Jhonatan Narvaez per poi asfissiare la concorrenza con una progressione costante che alla fine lo ha visto trionfare con un margine di oltre due minuti sul suo primo rivale.

Sicuramente non sai come il corpo reagisce dopo una caduta, ma non era una brutta caduta – conferma anche dopo il traguardo, dopo aver chiaramente mostrato che le sue dichiarazioni di ieri e di stamani erano tutto fuorché un bluff – Ho sentito dolore all’anca solo facendo esercizi acrobatici, ma mentre pedalo non mi fra granché. Forse un po’ di gonfiore, ma va tutto bene”.

Una prova dunque maiuscola per il campione del mondo e la sua squadra proprio in una delle salite che invece in passato era stata teatro di una delle sue più cocenti sconfitte: “La prima volta che avevo fatto la ricognizione di questa salita non vedevo l’ora di farla. La abbiamo fatta nel 2022 e mi ci ero scornato: volevo riprendermi la maglia gialla ma la allora Jumb fu troppo forte. Nel frattempo me lo ero quasi scordato, ma tutti in vista di oggi mi hanno spesso detto che questa poteva essere la rivincita, quindi quando siamo arrivati ai piedi della salita è stata un po’ la storia rovesciata, con ancora un belga a fare il ritmo, Tim Wellens, ma siamo stati noi a fare il ritmo. Sono felicissimo di aver vinto e guadagnato oggi”.

Ancora una volta, non manca la lode per la sua squadra, ma anche ad alcuni rivali che oggi hanno fatto la corsa a viso aperto, senza aver paura di assumersi il peso della corsa nei momenti centrali di gara: “Abbiamo fatto un lavoro straordinario e la squadra ha corso benissimo – aggiunge – Tanto di cappello a Ben Healy e alla EF che hanno provato a difendere la maglia, così come ha lottato per la propria classifica anche la Uno-X. È stata una giornata dura per tutti. Noi siamo stati fortissimi, avevamo in testa questa tappa da tempo e ce l’abbiamo fatta”.

Infine, arriva un pensiero per Samuele Privitera, morto ieri mentre partecipava al Giro della Valle d’Aosta in un tragico incidente la cui dinamica è al vaglio degli inquirenti: “Vorrei dedicare questo successo a Samuele e alla sua famiglia. È qualcosa di straziante… È la prima cosa che ho saputo questa mattina. Ci ho pensato molto negli ultimi chilometri… È terribile quanto questo sport possa essere duro e quanto dolore possa provocare”.

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