Tour de France 2024, i favoriti di Chris Froome: “Tadej Pogacar in cima, tanti interrogativi su Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel
Chris Froome analizza i favoriti del Tour de France 2024. Assente per il secondo anno consecutio dalla Grande Boucle in seguito alla mancata convocazione da parte della sua squadra, il quattro volte vincitore (l’ultima ormai nel 2017, mentre nel 2018 chiuse per la sesta volta complessiva sul podio) fa così le carte ai pretendenti al titolo che ormai è diventata una sua chimera.
“Il mio favorito numero uno, visto tutto quello che è successo in questi pochi mesi, deve essere Tadej Pogacar – spiega a Escape Collective – Anche se è reduce dal Giro, e per esperienza so quanto sia duro, ha ancora la capacità di vincere il Tour. Può essere ancora in forma al Tour, ma quel che più mi ha impressionato è come ha gestito bene il Giro. Se si fa il paragone con la mia vittoria del 2018, ho dovuto dare battaglia per tutte e tre le settimane e sono riuscito a ribaltare la situazione solo negli ultimi giorni, mentre Tadej è stato in controllo totale della situazione. Non voglio dire che correva da solo, ma in pratica saliva del suo ritmo in ogni salita”.
Se lo sloveno dovrà affrontare la sfida con le fatiche, fisiche e mentali, del Giro, con una preparazione che inevitabilmente non è stata ideale, visto che spesso a maggio è il periodo in cui si gettano le basi per la Grande Boucle, decisamente peggio è andato però l’approccio dell’altro grande pretendente, quel Jonas Vingegaard che ha mostrato in questi anni di essere l’unico di poter battere il vincitore dei Tour 2020 e 2021.
“Jonas è il due volte campione uscente e non puoi mai scartare un corridore come lui – commenta Froome – Sa come vincere il Tour ma quanto successo ad aprile, con quella caduta, ovviamente lascia interrogativi riguardo il suo stato di forma. Non ha corso dalla caduta e ovviamente ci si chiede a che punto sia il suo corpo. Ha avuto un collasso polmonare e, per averlo vissuto nel 2019 nella caduta al Delfinato, so per esperienza personale quanto è difficile riprendersi. Anche solo respirare normalmente ti fa male per mesi, quindi non riesco neanche ad immaginare come abbia fatto a prepararsi per il Tour con quell’infortunio. Tanto di cappello, ma penso che questo gli sia costato durante la preparazione. Detto questo, penso comunque che Jonas sia il favorito numero due”.
Sottolineando anche la grande forza della UAE Team Emirates grazie a Joao Almeida, Juan Ayuso e Adam Yates, che “nel mondo normale potrebbero tutti ambire a un piazzamento nei dieci”, si chiede inoltre “quale sarà il livello della Visma vista la sfortuna avuta in questa stagione”.
Terzo incomodo sarà l’esperto Primož Roglič, ex mentore del danese che con il passaggio alla Bora-hansgrohe spera di potersi giocare le sue carte finalmente alla Grande Boucle. “È uno dei corridori più astuti e scaltri contro cui abbia mai corso e ha un’incredibile capacità di recupero, che è un fattore molto importante quando si tratta di competere per i primi tre gradini di un Grand Tour”, commenta il classe 1985, che lo vede capace di crescere ancora rispetto a quanto fatto al Giro del Delfinato, che lo ha visto andare in leggera difficoltà nell’ultima tappa. “È sicuramente il primo nome a cui penso per completare il podio”, sottolinea, mettendolo dunque chiaramente un gradino sotto gli altri due.
L’elenco procede così con Matteo Jorgenson in quarta posizione, ritenendo l’americano “una potenziale carta da giocarsi per la Visma in ottica classifica generale” dopo i “grandi progressi di quest’anno”, tanto da metterlo prima di Remco Evenepoel, del quale ricorda “la crisa nella seconda settimana della Vuelta a España lo scorso anno”, oltre che il fatto che si tratterà “del suo primo Tour”. Per questo si dice convinto che “farà una prima metà di Tour straordinaria, ma la sfida sarà vedere se riuscirà a mantenere quella consistenza fino alla fine”. Un “grande interrogativo” che lo porta dunque a metterlo in quinta posizione.
A seguire arrivano due gregari di lusso come Adam Yates e Aleksandr Vlasov, che ritiene possano resistere nelle posizioni di vertice della classifica pur lavorando per i rispettivi capitani. Subito dietro la coppia Ineos Grenadiers composta dal crescente Carlos Rodriguez, che vede tuttavia leggermente dietro rispetto allo scorso anno vista la maggiore concorrenza, e il rientrante Egan Bernal, il cui percorso di crescita in questo 2024 lo porta ad “avvicinare il livello del 2019. Ultimo nome è invece il suo compagno di squadra attuale Derek Gee, che sin dal ritiro ha visto avere “numeri incredibilmente impressionanti”, che indubbiamente lo portano ad avere “la forma e la capacità” per fare classifica anche alla Grande Boucle dopo il terzo posto al Giro del Delfinato.
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