Tour de France 2023, rabbia in casa Intermarché: “L’UCI aspetta che qualcuno voli oltre le barriere per dare una sanzione”

Non tutti in casa Intermarché – Circus – Wanty hanno accettato la mancata retrocessione di Jasper Philipsen dopo la vittoria nella settima tappa del Tour de France 2023. Se Biniam Girmay non ha ritenuto particolarmente grave quanto fatto dal vincitore di giornata (al terzo successo in altrettante volate), di parere ben diverso è il suo team manager Jean-François Bourlart, che alza la voce contro l’UCI dopo che i commissari di gara hanno respinto il ricorso al VAR della squadra belga, alla quale si è aggiunta anche la Astana Qazaqstan.

“Tutti hanno visto lo sprint di Philipsen oggi – ha spiegato il dirigente vallone ai microfoni di RTBF – Ha vinto tre volte, ma ogni volta c’è stata una scorrettezza. Una sola è stata penalizzata, quando Mathieu van der Poel ha toccato il manubrio di Biniam Girmay a 70 km/h a 300 metri dal traguardo. Oggi  invece Biniam finisce a 20 centimetri dalle transenne. Deve frenare e quasi fermarsi perché se non lo fa, 50 corridori finiscono a terra. Quello che critico all’UCI è la prevenzione. Aspettiamo ancora che qualcuno voli oltre le barriere e rischi la vita prima di penalizzare un corridore”.

Il riferimento è chiaro, ma Bourlart aggiunge anche un ulteriore interrogativo. Confermando la sua delusione per la mancata sanzione “perché non c’è stata nessuna caduta”, l’esperto TM belga si interroga infatti su “che senso abbia il VAR se una manovra come questa non viene sanzionata”. Una sensazione di impotenza che sottolinea anche il suo omologo nel team kazako Alexander Vinokourov spiegando che sono andati a protestare ma che “avevano già deciso”.

Il campione olimpico di Londra 2012 si mostra molto deluso per una decisione che non comprende: “Per me Philipsen andava retrocesso. Senza quella manovra Girmay avrebbe potuto seguire la sua traiettoria e magari avrebbe potuto anche vincere. Quando siamo andati al VAR ci hanno detto che per loro la volata era pulita, ma se guardi il regolamento dice che negli ultimi duecento metri bisogna seguire una linea retta”.

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