Tour de France 2021, Philippe Gilbert torna sulla discesa dell’Aspet: “Da lì non ho mai recuperato mentalmente”

Philippe Gilbert affronta i suoi fantasmi al Tour de France 2021. Il corridore della Lotto Soudal correrà oggi nella discesa del Portet d’Aspet, dove era stato vittima di una terribile caduta nel corso della Grande Boucle del 2018. L’incidente gli aveva procurato una frattura alla rotula e lo aveva poi costretto a uno stop di un paio di mesi. Da quel momento il belga non è più riuscito a ritrovare le stesse sensazioni in discesa, pur essendo tornato a vincere corse anche di grande importanza, tra cui soprattutto la Parigi-Roubaix 2019. Nella tappa di oggi del Tour de France 2021 è proposta la stessa identica discesa, che di certo non evoca buoni ricordi al corridore.

Questa caduta ha ancora delle conseguenze – ha ammesso senza mezzi termini in un’intervista a Cyclism’Actu – perché ho sempre molta apprensione in discesa. Mentalmente, non ho mai recuperato. Quella caduta mi ha veramente segnato. Non sono più stato lo stesso corridore da quel momento. Ho visto degli psicologi dello sport, ho fatto di tutto, perché è diventato un vero problema, ma non passa. Quando si realizza il rischio che si è corso, non si vedono più le cose allo stesso modo. Da allora, ho un’altra visione del ciclismo“.

Philippe Gilbert ha poi approfondito la questione e le conseguenze psicologiche dell’incidente: “Non si può fare tutto ciò che si vuole, ci saranno sempre delle cadute. Il ciclismo resta uno sport pericoloso, praticato su delle strade aperte. Quando si arriva in una città, non sai mai cosa ti aspetta. Ci sono sempre delle sorprese davanti a noi e non sempre reagiamo in tempo. Le cadute del Tour sono dovute a un insieme di molte cose. Credo che il Tour de France sia anche vittima del suo successo. Ogni risultato è importante e bisogna prendersi dei rischi. La caduta può arrivare da un momento all’altro”.

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