Patrick Lefevere gongola sul traguardo di Carcassonne al termine della tredicesima tappa del Tour de France 2021. Con il quarto successo in questa edizione della Grande Boucle (quinto per il team), Mark Cavendish ha infatti eguagliato il record assoluto di Eddy Merck, permettendo al team manager della Deceuninck-QuickStep di vincere una scommessa su cui in pochi oltre lui credevano a inizio stagione. Proprio di questo, dunque, il belga ha parlato dopo il traguardo, sottolineando, come del resto aveva già fatto in passato, di aver puntato su un corridore che sembrava praticamente aver chiuso la carriera.
“Il finale era molto duro e speravamo di non dover lavorare troppo presto – ha commentato ai microfoni di rtbf parlando della tappa, prima di passare velocemente al record – Gli altri hanno dovuto chiudere il buco e il resto l’avete visto. C’è quasi il pericolo di abituarsi alle vittorie. Mark è sulle nuvole, è un sogno che diventa realtà. Nove mesi fa, non era più un corridore. Sono andato a cercarlo e la storia la conoscete tanto quanto me. Dopo aver vissuto quello che lui ha vissuto, non deve vincere, può vincere. È una grossa differenza rispetto a prima. È lo stesso corridore, ma meno stressato. E poi, Merckx ha detto che i record sono lì per essere battuti e lui ne ha ancora molti. E poi Cavendish gli piace molto”.
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