Tour de France 2019, Mikel Landa all’attacco: “Punto al podio, ma non mi pongo limiti”

Mikel Landa molto ottimista a pochi giorni dal via del Tour de France 2019. Quarto nel 2017 e settimo nel 2018, il corridore della Movistar guarda a questa edizione della Grande Boucle come “una grande opportunità” per lottare con i migliori. L’assenza del principale favorito, il quattro volte campione Chris Froome, in seguito alla sua brutta caduta nel Delfinato, potrebbe favorire una corsa più incerta e combattuta con diversi corridori che lotteranno per il successo finale e per un posto sul podio ai Campi Elisi, dove lo spagnolo spera finalmente di poter salire.

Sarà una corsa più aperta”, pronostica il corridore basco che non è disposto a firmare nulla prima dell’inizio della corsa.  Dopo il quarto posto al Giro d’Italia, Landa sembra essere pronto: “Non vedo l’ora che inizi il Tour. Il Giro è passato, sono riuscito a staccare e ora sono già in modalità Tour.”

Fisicamente mi sento bene. Ho finito il Giro molto bene, con freschezza. Non ho avuto stanchezza, che è ciò che può spaventare di più – confessa Landa al portale DeiaMi sono riposato, ho recuperato bene le forze e sono riuscito ad allenarmi normalmente. La verità è che mi sento molto bene. Da un punto di vista mentale, la seconda settimana dopo il Giro è stata un po’ difficile, perché avrei voluto staccare un po’, ma non ho potuto perché ho dovuto concentrarmi sul Tour […] Sono stato sulle Alpi, sui Pirenei…ho cominciato a dimenticare il Giro e a concentrarmi solamente sul Tour”.

Sarà interessante vedere come si muoverà la Movistar con i suoi due capitani, vista la presenza al via anche di Nairo Quintana: “Ci sono abituato – dichiara il basco, da sempre abituato a dover dividere i gradi di capitano nel corso della sua carriera – Prima di firmare con la Movistar già sapevo che avrei dovuto dividere la leadership, perché c’erano due capitani in squadra (Quintana e Valverde). Speriamo di riuscire a fare un gioco di squadra con Nairo al Tour, così come abbiamo fatto al Giro. Vediamo se saremo migliori rispetto all’anno scorso e potremo approfittare del nostro status di scalatori per tener testa ai rivali, soprattutto in montagna”.

Lo spagnolo quindi si mostra sereno per un dualismo che secondo lui viene sostanzialmente alimentato dalla stampa, che può di conseguenza alimentare le rivalità interne: “Io lo rispetto e lo ammiro (Nairo, ndr) e credo anche lui. Si crea una tensione attraverso i mezzi di comunicazione che poi non esiste. Siamo stati insieme a a fare la ricognizione nelle Alpi, abbiamo condiviso la stanza e abbiamo una buon rapporto, normale”.

Secondo Landa, nonostante l’assenza di Froome, sarà sempre il Team Ineos la squadra da battere: “È una squadra che non ha paura di assumersi la responsabilità di corsa, che la controlla, la chiude e la conosce bene. Geraint Thomas, per quello che ha fatto l’anno scorso, sarà il favorito ed Egan Bernal ha dimostrato di essere un candidato per la vittoria finale, anche se non ha ancora conquistato un podio o un grande risultato in un grande giro. Nonostante ciò penso che abbia le qualità per riuscirci”. Una squadra dotata di grandissima qualità: “È difficile correre contro di loro – continua il basco – nel Team Ineos ci sono corridori che per qualità possono essere tra i primi 10, i primi 5 o addirittura sul podio del Tour che invece lavorano per un leader…”

Spazio anche all’analisi del percorso del Tour: “Per me è un percorso migliore rispetto a quello degli altri anni. La cronosquadre mi farà perdere meno tempo rispetto a quella individuale e nella cronometro individuale speriamo di difenderci un po’ […] Le tappe sulle Alpi sono più difficili di quanto si veda su carta. Sono tappe corte, ma con molto dislivello e si può fare la differenza. Credo che quest’anno i Pirenei siano meno duri e sarà più difficile fare distacchi”.

Il basco, infine, commenta anche le voci di CicloMercato 2020 che da tempo lo vedono vicino alla Bahrain-Merida: “La verità è che sono in scadenza di contratto con la Movistar. Abbiamo parlato, ma non ho nessuna offerta per il rinnovo e la Bahrain è un’opzione. Spero che dopo il Tour tutto si risolva. Ad ogni modo, sono concentrato sulla gara e sul fare il mio”.

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