Tour de France 2018, Skujiņš primo lettone a indossare una maglia di leader: “E non era l’obiettivo di giornata”

Giornata da incorniciare per Toms Skujiņš al Tour de France 2018. Tra gli animatori della fuga che ha caratterizzato la sesta tappa, il portacolori della Trek-Segafredo è riuscito a guadagnare i punti necessari per sfilare dalle spalle di Dion Smith (Wanty-Groupe Gobert) la maglia a pois riservata al miglior scalatore, dopo che i primi Gpm avevano registrato i successi di Sylvain Chavanel (Direct Energie) dando l’impressione che il francese, già in avanscoperta nel corso della seconda frazione e giunto al 355° giorno di gara in carriera alla Grande Boucle avesse ipotecato, almeno per oggi, la maglia.

Grazie invece a un finale in crescendo, e che lo ha visto restare in avanscoperta insieme ai soli Lilian Calmejane (Direct Energie) e Nicolas Edet (Cofidis, Solutions Crédits), il 27enne di Sigulda – raggiunto dal gruppo in prossimità del Traguardo Bonus di giornata posto ai -12 dall’arrivo – è diventato così il primo lettone a indossare una maglia di leader di una classifica nella storia del GT d’Oltralpe.

“È davvero bello essere il primo, ma prima o poi doveva succedere, se non a me a qualcun altro. Sicuramente non era questo l’obiettivo di inizio Tour de France, perché come squadra ci concentriamo su Bauke Mollema per la classifica generale e su John Degenkolb per le volate. Oggi ho provato ad andare in fuga soprattutto per vincere la tappa, invece mi ritrovo con questa bella ricompensa”.

Skujiņš si è poi soffermato sulle dinamiche della fuga, che hanno visto Edet scombinare i piani degli altri evitando spesso di dare i cambi e il tandem della Direct Energie fare gioco di squadra: “Quando Chavanel ha attaccato ho capito che non avremmo più lottato per la vittoria di tappa, così mi sono concentrato sulla classifica riservata agli scalatori. Anche perché Calmejane ha smesso di collaborare ed è stato frustrante portarselo a ruota per 30 chilometri, soprattutto perché sembrava particolarmente fresco e forte. Così ho deciso di attaccare per raggiungere Chavanel”.

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