Tour de France 2017, Quintana: “Vorrei, ma non posso”

Non è certo positivo sinora il bilancio di Nairo Quintana al Tour de France 2017. Il maggiore rivale di Chris Froome negli ultimi anni si trova infatti attualmente in ottava posizione, con un ritardo di 2’13”. Il minutaggio non è proibitivo, ma vederlo sinora sempre in affanno quando la strada sale non sembra dare grandi speranze per le prossime settimane, con il ritardo che sembra destinato ad aumentare, considerando anche numerosi altri corridori che son riusciti sinora a far meglio di lui. Terreno per rifarsi potrebbe anche essercene, considerando che bisogna ancora passare per Pirenei, Massiccio Centrale e Alpi, ma lo stesso capitano della Movistar non sembra particolarmente ottimista.

Al momento è più un vorrei ma non posso“, ammette. Certo, “manca ancora abbastanza Tour per poter fare grandi cose”, aggiunge il colombiano, che non nasconde comunque di “non vivere il suo momento migliore”. A dare comunque speranza è l’impressione che il Keniano Bianco sia a “un livello leggermente inferiore rispetto ad altri anni, quindi le forze sono più livellate”. Sperando di poter vivere “un gran giorno”, magari “coincidendo con una tappa importante”, Quintana tiene dunque ancora aperto uno spiraglio.

Nella conferenza odierna il Condor conferma dunque sostanzialmente le impressioni e le dichiarazioni del dopo tappa di ieri, quando aveva chiaramente parlato della sua mancanza di forze. Quelle che ha lasciato probabilmente al Giro d’Italia, concluso poi in seconda posizione. “Non mi pento di aver fatto il Giro – precisa – Volevamo provare qualcosa di diverso, abbiamo ancora molto da imparare e anche da questo potremo trarre delle conclusioni rigaurdo quel che abbiamo fatto bene, o male, per poter migliorare in futuro”.

Infine, inevitabile un pensiero all’assenza di Alejandro Valverde, un ritiro che chiaramente ha tolto molto potenziale alla squadra, non solo in supporto allo scalatore sudamericano. “È una grande perdita per noi – ammette – Ne abbiamo sentito la mancanza in molte tappe, anche strategicamente. La sua assenza ci costringe inoltre tutti a faticare un po’ di più”.

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