Marc Soler (UAE Team Emirates XRG): Dopo il grande lavoro per i compagni, e prima sicuramente di farne ancora molto nell’ultima settimana, il 31enne catalano si prende oggi la sua gloria personale con una splendida azione di forza nel finale. Unico dei fuggitivi a resistere al ritorno del gruppo, gestito dai suoi compagni per gran parte della salita, il vulcanico scalatore iberico dimostra ancora una volta le sue grandi qualità quando gli viene data l’opportunità. Per il team arriva così la settima vittoria in 14 tappe.
Red Bull – Bora – hansgrohe: La formazione tedesca ha vissuto una prima parte di gara attendista, senza farsi vedere più di tanto, ma in queste ultime tappe i suoi due uomini di riferimento hanno cominciato a emergere in maniera molto più decisa e tutto il team sembra salito di livello. Giulio Pellizzari in Maglia Bianca e Jai Hindley a caccia del podio sono al momento una delle coppie più forti di questa corsa e lo hanno dimostrato nell’ascesa finale, mettendo in difficoltà quasi tutti gli altri uomini di classifica.
Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike): Battuto ieri, il danese si prende subito la sua parziale rivincita, gestendosi senza grandi patemi. L’impressione è che oggi avrebbe anche potuto fare qualcosa in più, ma la sua prudenza lo ha portato a non cercare una azione di cui non conosceva l’esito. D’altro canto, è davanti e sinora nessuno ha dato l’impressione di poterlo davvero staccare.
Egan Bernal (Ineos Grenadiers): La giornata odierna è la pietra tombale sulle sue ambizioni di classifica a questa Vuelta a España. Le sofferenze dei giorni scorsi si sono pesantemente fatte sentire e confermate in una tappa che lo ha visto perdere contatto presto e arrivare al traguardo con più di venti minuti di ritardo. La speranza ora è che possa provare a riscattarsi puntando a una tappa, anche se l’impressione è che con questa gamba rischierebbe di fare comunque fatica.
Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike): Ieri aveva la scusa delle pendenze folli che per un corridore con il suo fisico diventano ancor più proibitive, ma stavolta il cedimento è molto più preoccupante. I quasi due minuti persi dal suo capitano, quindi più di 1’30” da tutti gli altri uomini di classifica sono troppi per un corridore che oggi non ha neanche lavorato.
Junior Lecerf (Soudal Quick-Step): Il giovane belga conserva oggi la sua tredicesima posizione solo perché ci sono corridori che oggi hanno perso molto più dei dieci minuti che ha dovuto lasciare per strada. Il 22enne fiammingo sta comunque facendo una buona Vuelta sinora, ma in questa seconda settimana sta soffrendo particolarmente e l’impressione è che comprensibilmente il fisico stia accusando le fatiche, anche se un GT lui lo ha già fatto.
