Giro d’Italia 2021, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2021.

TOP

Caleb Ewan (Lotto Soudal): Successo alla sua maniera per il folletto australiano. Uno slalom nel finale gli vale il primo successo in questo Giro d’Italia e il primo passo verso l’obiettivo di almeno un successo per ogni GT in questa stagione. Nella prima volata non aveva ottenuto un gran risultato e, anche se nessuno aveva messo in dubbio le sue qualità, lui forse cominciava a sentire la pressione, visto che ha dichiarato di sentirsi sollevato. Ora che avrà la mente sgombra, tutte le volate lo vedranno probabilmente come favorito assoluto.

Giacomo Nizzolo (Qhubeka Assos): Manca ancora una volta per un soffio la prima vittoria in un GT, ma la sensazione è che ci sia ormai davvero vicino. Il brianzolo parte al momento giusto e sembra aver centrato la volata perfetta, fin quando da dietro non lo supera Caleb Ewan proprio negli ultimi metri. Può consolarsi però portandosi in testa alla classifica a punti, in attesa di questo tanto atteso successo.

Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty-Gobert): Prima top 10 al Giro d’Italia per il velocista veneto. Il classe ’88 decide di lanciarsi nello sprint di gruppo (nonostante solitamente abbia bisogno di volate leggermente più dure) e ne esce con un ottimo settimo posto, che intanto ha probabilmente l’effetto di sovvertire le gerarchie interne con Minali anche in questo tipo di arrivi.

FLOP

Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates): Rischia di combinarne un’altra anche stavolta. Dopo aver rischiato di mettere ko Gaviria a Novara, anche stavolta si perde il capitano e quando se ne accorge smette di pedalare con la volata ormai praticamente lanciata, rischiando di innescare una carambola evitata solo dalla prontezza di riflessi di chi gli stava vicino.

Percorso: Il brivido provato per l’azione di Molano è però solo l’ultimo di una lunga serie negli ultimi chilometri. A fine gara i corridori si sono lamentati soprattutto per il repentino restringimento della carreggiata (da quattro a due corsie), ma anche in generale per una mancanza di sicurezza in questo tratto finale. Se il disegno senza difficoltà altimetriche rientra nel normale ordine delle cose e quindi si può perdonare la mancanza di spettacolo (comunque attenuata dallo spirito battagliero di Androni e Bardiani) in quella fase, sulla sicurezza, a sentire gli stessi ciclisti, bisognava prestare più attenzione, perché è davvero un peccato perdere potenziali protagonisti (oggi ad esempio è il caso di Mikel Landa, uno dei più grandi favoriti, costretto ad abbandonare in una frazione teoricamente interlocutoria) per cadute come quelle di oggi.

Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma): Tornando ai risultati è sicuramente esagerato parlare di flop per il neerlandese, visto il lungo periodo di inattività, ma si può certamente parlare di passo indietro. Il classe ’93 è infatti l’unico dei velocisti a peggiorare la propria posizione rispetto al traguardo di Novara (oltre ovviamente a Merlier, che però stavolta non ha potuto disputare la volata per colpe non sue), segno che forse gli manca ancora uno step (piccolissimo) per tornare a essere quello di un anno fa.

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