Vuelta a España 2020, Tim Wellens brucia gli altri fuggitivi! Primoz Roglic resta maglia rossa

Tim Wellens ha vinto di forza la quinta tappa della Vuelta a España 2020. Il corridore della Lotto Soudal si è imposto con un’ottima progressione sugli altri due fuggitivi di giornata, andando a conquistare il successo sullo strappo di Sabiñanigo. Impossibile resistere alla sua accelerazione per Guillaume Martin (Cofidis), che aveva provato a lanciare lo scatto a 200 metri dall’arrivo, e per Thymen Arensman (Team Sunweb), il quale aveva inutilmente allungato a un chilometro dal traguardo. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) regola in volata il gruppo degli uomini di classifica, chiudendo quarto a 2’13” e mantenendo la maglia rossa di leader della classifica generale. Dietro di lui Felix Grosschartner (Bora-Hansgrohe) completa la top five di giornata. Nel finale caduta per Daniel Martin (Israel Start-Up Nation), arrivato dietro il plotone: la giuria gli assegna però lo stesso tempo del gruppo.

Subito dopo la partenza cominciano gli scatti e si forma una fuga composta da: William Barta (CCC), Rui Costa (Uae Team Emirates), Stan Dewulf (Lotto Soudal), Romain Seigle (Groupama-FDJ), Fernando Barceló (Cofidis), Rob Power, Michael Storer e Martin Salmon (SUN), Guillaume Martin (Cofidis), Omar Fraile (Astana), Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), Alexander Edmondson (Mitchelton-Scott), Pim Ligthart (Total Direct Energie) e Mattia Cattaneo (Deceuninck-QuickStep).

Questi quattordici restano a lungo davanti, ma tra vari scatti da dietro e squadre che tirano per piazzare i propri uomini in fuga (su tutte tirano Education First e NTT), la loro azione si esaurisce dopo una sessantina di chilometri, resettando dunque tutta la situazione di corsa. Ricominciano dunque subito gli attacchi, con tanti scatti, ma nessuno che riesce ad andare via al gruppo per una ventina di chilometri fino a quando Fred Wright (Bahrain-McLaren), Jefferson Cepeda (Caja Rural-Seguros RGA), Mark Donovan e Rob Power (Sunweb), Tim Wellens (Lotto Soudal) e Callum Scotson (Mitchelton-Scott) non portano via la fuga giusta. A loro si aggiungono quasi immediatamente anche Guillaume Martin (Cofidis), Andrea Bagioli (Deceuninck-QuickStep), Nelson Oliveira (Movistar), Matteo Badilatti (Israel Start-Up Nation), Sepp Kuss (Jumbo-Visma) e Thymen Arensman (Sunweb).

Il loro margine raggiunge velocemente il minuto con Kuss che diventa dunque subito maglia rossa virtuale, ma davanti restano insieme per poco tempo visto che subito attaccano Thymen Arensman e Tim Wellens, con Guillaume Martin che prova a riportarsi su di loro in un secondo momento. Il ricongiungimento avviene sull’ascesa verso l’Alto de Vio, mentre dietro alcuni corridori perdono contatto dal gruppo con Kuss e Bagioli. Il gruppo maglia rossa tirato dalla Ineos Grenadiers va a riprendere tutti gli uomini che erano andati all’attacco, tranne i tre di testa, rintuzzando dunque l’attacco di Sepp Kuss. A quel punto in gruppo c’è poco interesse a imprimere subito un ritmo alto e i tre al comando con scollinano con un vantaggio di 2’52”.

Sull’ascesa successiva gli attaccanti continuano a guadagnare con il gruppo che scollina a 3’27”. In discesa, però, l’azione della Ineos continua a non produrre frutti con i fuggitivi che ai meno -31 hanno 4’ di vantaggio, con la compagine britannica che a quel punto decide di desistere da qualsiasi proposito di tenere la corsa chiusa, lasciando che sia la Jumbo-Visma a tirare il gruppo, mentre il vantaggio dei fuggitivi continua ad aumentare.

Poco prima del traguardo volante, posto ai -26, il vantaggio dei tre all’attacco è di 4’30”, ma in quel momento in gruppo è la Total Direct Energie a cominciare a tirare per cercare di riprenderli, o forse come punizione da parte dei DS per non essere riusciti a entrare in fuga. Fatto sta che l’azione della compagine francese ha l’effetto di ridurre notevolmente il vantaggio dei battistrada, che però scollinano con un ritardo di poco inferiore ai 3’, un vantaggio comunque sufficiente per giocarsi la vittoria nei 18 chilometri di discesa che portano verso il traguardo. Tim Wellens, poi, passando per primo anche su quest’ultimo GPM si passa al comando della classifica degli scalatori e si garantisce il diritto di indossare la maglia a pois al termine della tappa.

Il terzetto al comando, consapevole di dover lottare per il successo odierno, procede di comune accordo fino all’ultimo chilometro, quando Arensman prova ad allungare. Wellens tuttavia lo segue e Martin rientra poco dopo con il suo passo. Sullo strappo finale, il francese prova a partire a 200 metri dall’arrivo, ma il belga lo salta di netto a va a prendersi la vittoria per distacco, rifilando 4″ al rivale. Più indietro Daniel Martin (Israel-Start Up Nation) rimane coinvolto in una caduta ai piedi dello strappo finale, nel quale Roglic dimostra una volta di più una gran condizione andando a vincere la volata di gruppo.

Ordine d’Arrivo Quinta Tappa Vuelta a España 2020

Classifica Generale Quinta Tappa Vuelta a España 2020

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