Tour de France 2024, Tadej Pogacar vince anche a Isola 2000 e blinda la Maglia Gialla! Evenepoel e Vingegaard chiudono a 1’42” e alzano bandiera bianca

Inarrestabile Tadej Pogacar, che si prende anche la diciannovesima tappa del Tour de France 2024 e mette il sigillo sul successo finale di questa edizione della Grande Boucle. Scattato a circa nove chilometri dal traguardo di Isola 2000, lo sloveno dell’UAE Team Emirates ha fatto subito il vuoto su Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) e Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike) ed è poi andato a riprendere uno a uno tutti i superstiti della fuga di giornata. Ultimo ad arrendersi è stato Matteo Jorgeson (Visma | Lease a Bike), che, ripreso e saltato dalla Maglia Gialla a poco meno di due chilometri dalla conclusione, ha quindi chiuso secondo con un ritardo di 21″, anticipando di 19″ Simon Yates (Team Jayco AlUla).

Avendo staccato Evenepoel e Vingegaard di 1’42”, Pogacar ha ora un vantaggio di 5’03” su Vingegaard e di 7’01” su Evenepoel e viaggia spedito verso la conquista del suo terzo Tour. Primo degli italiani resta Giulio Ciccone (Lidl-Trek), che però ha perso due posizioni in classifica generale scivolando quindi al decimo posto con solo 10″ di margine sull’undicesimo, occupato da Santiago Buitrago (Bahrain Victorious).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Si muove la bandierina del direttore di corsa e subito cominciano gli attacchi, con Victor Campenaerts (Lotto Dstny), vincitore ieri, che è il primo a muoversi. Un’accelerazione di Christophe Laporte (Visma | Lease a Bike) porta però via presto un gruppetto composto, oltre che dal campione europeo in carica, da Matteo Jorgenson e Wilco Kelderman (Visma | Lease A Bike), Christopher Juul-Jensen (Team Jayco – AlUla), Michał Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Nicolas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale), Jack Haig (Bahrain Victorious), Ilan Van Wilder (Soudal Quick-Step), Jai Hindley (Red Bull – Bora – Hansgrohe), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Brent Van Moer (Lotto Dstny), Bryan Coquard (Cofidis), Davide Formolo e Oier Lazkano (Movistar), Cristián Rodríguez (Arkéa-B&B Hotels), Warren Barguil e Oscar Onley (Team dsm-firmenich PostNL), Magnus Cort e Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), Mathieu Burgaudeau e Anthony Turgis (TotalEnergies).

La composizione della fuga non piace però alla EF Education-EasyPost, che alza decisamente il ritmo in testa al Gruppo Maglia Gialla, iniziando un duello a distanza con i tre corridori della Visma | Lease a Bike, ben determinati a dare corpo al loro attacco. La sfida prosegue fino al traguardo volante, vinto da Coquard, e all’inizio della salita del Col du Vars, punto in cui Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) lancia il suo contrattacco: con lui si muovono Egan Bernal (Ineos Grenadiers), Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL) e, con un po’ di ritardo, Simon Yates (Team Jayco AlUla). Lungo la prima parte della salita il gruppetto di attaccanti si sbriciola e lo stesso succede al drappello di contrattaccanti: a completare la rimonta sulla testa della corsa sono solo Carapaz, aiutato da Powless, e Yates, che sfrutta il generoso contributo del compagno Juul-Jensen.

A una decina di chilometri dalla vetta si forma dunque un gruppo di otto attaccanti, composto da Jorgenson, Kelderman, Carapaz, Simon Yates, Prodhomme, Onley, Van Wilder, Cristian Rodríguez e Hindley. Questi iniziano a guadagnare sul gruppo Maglia Gialla, a questo punto tirato dall’UAE Team Emirates, tanto da arrivare a scollinare con 3’31” di vantaggio al GPM, in cima al quale passa per primo Carapaz, che prende punti preziosi per la sua rincorsa alla Maglia a Pois. In fondo alla discesa il vantaggio dei fuggitivi tocca i quattro minuti, con la situazione che rimane stabile fino ai primi chilometri dell’ascesa del Col de la Bonette, quando Onley, Prodhomme e Van Wilder segnano il passo rispetto ai compagni di avventura. Dietro, la UAE procede senza strappi e il vantaggio degli attaccanti si attesta intorno ai 4’20” a 70 chilometri dall’arrivo.

A quel punti, Nils Politt e Pavel Sivakov aumentano il ritmo e causano una discreta selezione, con un gruppo Maglia Gialla in cui rimangono poco più di 15 corridori: fra questi, per quel che riguarda la classifica, manca Felix Gall (Decathlon Ag2r La Mondiale), che non riesce a tenere il passo. La salita della Bonette trascorre comunque senza particolari sussulti, con i sei fuggitivi rimasti davanti, ovvero Jorgenson, Kelderman, Rodríguez, Carapaz, Yates e Hindley che riescono a mantenere poco più di 3′ di vantaggio sul gruppetto Maglia Gialla. Carapaz non si fa ovviamente sfuggire l’occasione e passa per primo sul punto più alto di questa Grande Boucle, prendendosi 40 pesantissimi punti nella lotta per la Maglia a Pois e balzando virtualmente al comando di tale classifica.

Nel corso della lunga discesa successiva, il gap dei fuggitivi torna ad aumentare e a superare i quattro minuti, toccando i 4’20” a 30 chilometri dal traguardo e restando stabile nel tratto di fondovalle che precede l’ascesa finale verso Isola 2000. Solo avvicinandosi all’approccio della salita, il gruppo, tirato ancora da Sivakov, si riporta a 3’50”, iniziando gli ultimi 16,1 chilometri con questo gap dai battistrada, con il francese che lascia poi spazio a Marc Soler, che però riesce a dare il suo contributo solo per poche centinaia di metri prima di lasciare il posto ad Adam Yates. Davanti, intanto, Kelderman si mette a disposizione di Jorgenson e aumenta l’andatura, e il primo a farne le spese è Rodríguez; poco dopo cede anche Hindley, con Kelderman che compie quindi l’ultimo sforzo per lanciare il compagno di squadra, che allunga a 13,5 chilometri dal traguardo.

Jorgenson riesce rapidamente a prendere una decina di secondi su Carapaz, che si impegna in prima persona nell’inseguimento, S. Yates e Kelderman, aumentando poi il proprio margine e transitando ai -10 dall’arrivo con 30″ di vantaggio, che in seguito salgono fino a 40″. Nel gruppo Maglia Gialla, invece, l’andatura imposta da A. Yates manda in difficoltà numerosi corridori, compresi Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers, riducendo il drappello a otto unità (che presto diventa di sette dato che anche Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) cede), e portando il gap dal solitario battistrada a 3’10”. L’ultima sgasata del britannico prima dell’allungo di Tadej Pogacar è fatale anche a Derek Gee (Israel-Premier Tech) e Mikel Landa (Soudal-QuickStep), ma quando lo sloveno attacca, a 9000 metri dalla conclusione, non ce n’è più per nessuno.

La Maglia Gialla prende infatti subito alcuni metri su Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), primo a rispondere, e su Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike), che resta a ruota del belga, e poi rilancia, aumentando rapidamente il gap sui due che lo seguono in classifica generale. Compreso di non averne per seguire il ritmo indiavolato di Pogacar, il belga e il danese decidono quindi di salire regolari, venendo aiutati in questo dal rientrante Landa, e a loro si accoda anche João Almeida, che ovviamente non collabora. Davanti, intanto, Carapaz prova a riavvicinarsi a Jorgenson staccando S. Yates e Kelderman, ma, dopo essersi riavvicinato a 25″, l’ecuadoriano rimbalza indietro, venendo saltato dal britannico.

Tutti loro, però, sono destinati a venir ripresi e staccati da Pogacar, che sale a doppia velocità e, dopo aver iniziato la propria rincorsa su Jorgenson con un distacco di 3′, passa ai -7 dall’arrivo con meno di 2′ di ritardo e con già 50″ di vantaggio su Evenepoel e Vingegaard. La rimonta dello sloveno è una marcia trionfale che lo porta infatti a sverniciare Carapaz, saltato a poco meno di 4000 metri dal traguardo, e S. Yates, ripreso un chilometro più tardi, e a riportarsi sulle ruote di Jorgenson appena dentro gli ultimi due chilometri. Subito, la Maglia Gialla accelera e stacca lo statunitense, godendosi gli ultimi 1500 metri e andando a prendersi il quarto successo con 21″ di margine su Jorgenson e 40″ su Yates. A 1’11” chiude Carapaz, mentre Evenepoel e Vingegaard, con il primo che aveva tentato in un paio di occasioni di staccare il secondo, tagliano il traguardo assieme con un ritardo di 1’42”.

Risultato Tappa 19 Tour de France 2024

Classifiche Tour de France 2024

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