Giro d’Italia 2022, Thomas De Gendt si impone a Napoli davanti a Davide Gabburo

Thomas De Gendt conquista il traguardo di Napoli al Giro d’Italia 2022. Il corridore della Lotto Soudal ha preceduto Davide Gabburo (Bardiani-CSF-Faizanè) nella volata che ha visto protagonisti i quattro corridori che si erano avvantaggiati a circa trentacinque chilometri dall’arrivo, rispetto agli altri fuggitivi di giornata. Terza piazza per Jorge Arcas (Movistar). Quinto posto per Biniam Girmay (Intermarché-Wanty-Gobert) che conquista la quinta top5 su otto tappe disputate finora. Mentre il grande favorito di giornata Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) chiude, in settima posizione, con tanti rimpianti, dal momento che era stato proprio lui a “spaccare” il gruppo dei fuggitivi con una sua azione ai meno 46 dal traguardo, ma De Gendt è stato lesto a ripartire in contropiede, insieme agli altri tre, e, dopo aver tirato per quasi tutto il tempo, riesce a trovare le forze anche per imporsi allo sprint. Ad eccezione di Guillaume Martin (Cofidis), che era nella fuga di giornata salendo così in quarta posizione davanti a tutti gli altri big, invariata la classifica generale. Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo) arriva così in Maglia Rosa alla prima grande tappa di montagna, davanti a Lennard Kamna (Bora-hansgrohe) e Rein Taaramae (Intermarché-Wanty-Gobert).

Anche oggi, da subito è grande bagarre per la fuga di giornata, con numerosi corridori che provano immediatamente ad attaccare. Tra i più attivi si dimostra Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), che si lancia subito all’attacco, seguito da Diego Ulissi (UAE Team Emirates), per inserirsi nella prima azione di giornata. Il tentativo dura poco, ma ha il merito di chiamare allo scoperto tutti coloro che sono interessati alla tappa, costringendo le squadre a rivedere i propri piani viste le intenzioni bellicose del fenomeno neerlandese. Una volta riassorbita questa azione è proprio lui a lanciarsi nuovamente all’attacco, partendo tutto solo. Ad inseguirlo si forma un gruppetto di venti corridori, che riesce ad avvantaggiarsi rispetto al gruppo fino ad andare a riprendere il vincitore della prima tappa.

A comporlo sono Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), Lilian Calmejane (AG2R Citroën Team), Fabio Felline (Astana Qazaqstan Team), Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team), Wouter Poels (Bahrain – Victorious), Jasha Sütterlin (Bahrain – Victorious), Davide Gabburo ( Bardiani-CSF-Faizanè), Guillaume Martin (Cofidis), Simone Ravanelli (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Edoardo Zardini (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Mirco Maestri (Eolo-Kometa), Samuele Rivi (Eolo-Kometa), Biniam Girmay (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Sylvain Moniquet (Lotto Soudal), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Jorge Arcas (Movistar Team), Mauro Schmid (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Mattias Jensen (Trek – Segafredo), Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Con ben 14 squadre rappresentate davanti, è difficile trovare chi voglia inseguire. Ci provano così per qualche chilometro gli uomini della EF Education – Easypost, ma una volta compreso che non c’è collaborazione si rialzano e lasciano andare.

A quel punto è la Trek – Segafredo a provare a controllare, senza poter concedere troppo margine vista l’ingombrante presenza di Guillaume Martin al comando. Il francese è temibile anche per i big, con Bahrain – Victorious, Bora – hansgrohe e Team BikeExchange – Jayco che si prestano a dare manforte alla formazione del leader per impedire che il vantaggio salga troppo. Il distacco così resta a lungo nell’ordine dei 2’30”,  mentre il gruppo cerca di gestirsi tra le necessità di controllare e quella di non spendere troppo in vista della tappa di domani. Chi invece paga ancora gli sforzi di ieri sono gli sprinters, che da subito fanno capire che il circuito di Procida è troppo duro e cominciano a fare l’elastico sin dalla prima tornata.

La linearità della corsa viene interrotta da Mathieu Van Der Poel, che piazza una accelerazione decisa entrando nei 50 chilometri finali, pronto a dare spettacolo ancora una volta, mandando in frantumi un gruppo che in precedenza aveva già perso Sutterlin, pronto poi a lavorare in testa al gruppo per i suoi capitani. Primi ad inseguire il grande favorito di giornata sono Girmay e Schmid, formando poi un quartetto assieme a Poels. A quel punto salta l’accordo e da dietro rientrano gran parte degli attaccanti di giornata ad eccezione di Calmejane Tejada, Zardini e Maestri, rimasti sorpresi dagli scatti precedenti. Dopo aver lavorato per rientrare, la Lotto Soudal decide di giocare d’attacco, partendo in avanscoperta con Vanhoucke e De Gendt, ai quali sono pronti ad aggregarsi Arcas, Gabburo e Ravanelli, ma quest’ultimo non riuscirà a restare a lungo con gli attaccanti.

Dietro di loro tutti guardano Van Der Poel e Girmay, che a loro volta si studiano, perdendo l’attimo. I due riescono poi ad estrarsi dal gruppetto assieme a Schmid, Poels e Martin, facendo tuttavia fatica ad avvicinarsi rispetto al ritmo indiavolato dei battistrada, trascinati da un De Gendt in grande spolvero. Il belga trascina così i suoi compagni di avventura, sembrando mettersi al servizio del compagno, mentre Arcas prova a fare il vago e Gabburo si propone per qualche cambio.

La collaborazione alle loro spalle è invece più complessa, con tutti che cercano di gestirsi, restando così stabili intorno ai 30 secondi di ritardo, con i quali entrano nei venti chilometri finali, mentre gli altri dietro ormai naufragano e perdono progressivamente terreno. Usciti dal circuito, sono Van Der Poel e Girmay a provare un nuovo forcing nei chilometri finali, riuscendo ad avvicinarsi fino ormai a vedere i rivali, pochi secondi più avanti. Ma ancora una volta la coppia Lotto Soudal si organizza e trova il modo di respingere gli inseguitori, questa volta con Vanhoucke che si mette al servizio di De Gendt negli ultimi tre chilometri. Sui due inseguitori rientra anche Schmid, ma le due gambe in più non bastano per fare al differenza e ormai la vittoria è del quartetto di testa. Vanhoucke conduce il trenino fino ai 300 metri, quando parte De Gendt. Una volata alla quale i rivali non possono rispondere, con Gabburo che si deve così accontentare della seconda posizione davanti ad Arcas.

Poco più dietro arriva Girmay, alla quinta Top 5 in otto tappe, davanti a Schmid e Van Der Poel, mentre Martin taglia il traguardo nell’ordine dei trenta secondi. Sono dunque tre minuti quelli che il francese guadagna sul gruppo, anche oggi apparso in controllo, con l’unica eccezione di uno scatto di Lennard Kamna sull’ultima asperità, provocando la pronta reazione della Maglia Rosa Juan Pedro Lopez che non si è fatto sorprendere. I due si sono poi così rialzati e fatti riassorbire dal resto del gruppo.

Risultato Tappa 8 Giro d’Italia 2022

Classifica Generale Giro d’Italia 2022

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