Giro delle Fiandre 2024, Mathieu van der Poel fa il vuoto e firma una tripletta da leggenda! Luca Mozzato 2°, Alberto Bettiol 9°

Mathieu van der Poel vince il Giro delle Fiandre 2024. L’iridato in carica si è imposto nella seconda Monumento della stagione coronando un’azione solitaria iniziata lungo le rampe del Koppenberg, mentre tanti altri corridori erano costretti a mettere il piede a terra a causa della scivolosità del pavé. Il campione della Alpecin-Deceuninck ha poi spianato tutti i muri rimanenti, presentandosi in perfetta solitudine sul traguardo di Oudenaarde. Per lui si tratta della terza vittoria in carriera alla Ronde, mentre la sua squadra firma così un parziale, ma notevolissimo, 2 su 2 di vittorie nelle Monumento disputate finora in stagione.

Alle sue spalle, Luca Mozzato (Arkéa-B&B Hotels) conquista la volata dei battuti davanti a Michael Matthews (Jayco-AlUla), partito lunghissimo per rientrare su Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) e Dylan Teuns (Israel – Premier Tech), ripresi così proprio negli ultimissimi metri dopo essere stati per una decina di chilometri davanti agli altri, sperando in un podio dunque solo sfiorato, per poi chiudere in nona e decima posizione. Nella sua lunga volata l’australiano compie dei cambi di direzione che vengono poi giudicati scorretti dalla giuria, che lo declassa così all’ultimo posto del suo gruppetto, assegnando, di conseguenza, la terza posizione a Nils Politt (UAE Team Emirates).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Si scatta subito dopo il via ufficiale, con Dmitriy Grudzev (Astana Qazaqstan) che è il primo a muoversi. Da quel momento in poi si succedono diversi tentativi, che portano alla formazione di un gruppetto di attaccanti composto da David Dekker (Arkéa-B&B Hotels), Bert Van Lerberghe (Soudal Quick-Step), Stanislaw Aniolkowski (Cofidis), Damien Touzé (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Luke Durbridge (Team Jayco – AlUla), Elmar Reinders (Team Jayco – AlUla), Lionel Taminiaux (Lotto Dstny) e Jelle Vermoote (Bingoal WB).

Per loro matura un vantaggio di qualche decina di secondi prima che si scateni un’altra serie di attacchi, promossi soprattutto da corridori della Dsm-Firmenich PostNL, Bahrain Victorious e Team Flanders-Baloise. La Alpecin-Deceuninck decide di non concedere altri biglietti per l’uscita e tiene cucito il gruppo finché i tentativi non si diradano e il ritmo rallenta. A quel punto, il vantaggio della fuga sale rapidamente oltre i 2 minuti e la situazione si stabilizza.

I battistrada vanno via di comune accordo, superando anche un momento di sosta forzata a causa di un passaggio a livello con le sbarre abbassate. Dopo quel frangente, il vantaggio si attesta intorno ai 3’30”, grandezza che rimarrà più o meno stabile a lungo. La Alpecin-Deceuninck, soprattutto con Silvan Dillier, tiene il ritmo sostenuto e il gruppo supera senza grossi scossoni i primi due settori di pavé. Stessa cosa succede anche lungo il primo passaggio sull’Oude Kwaremont, ma qualche chilometro la tesa quiete del gruppo viene spezzata da un paio di incidenti: nella prima mettono il piede a terra, senza conseguenze, Matej Mohoric (Bahrain Victorious) e Dylan Teuns (Israel-Premier Tech), nella seconda, più grave e che vede coinvolta anche una persona a bordo strada, finiscono a terra Guillaume Boivin (Israel-Premier Tech), Nico Denz (Bora-hansgrohe) e Ben Swift (Ineos Grenadiers).

Ad accendere la miccia della corsa sono Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck) e Jonas Abrahamsen (Uno-X), il cui tentativo sul Wolvenberg fa aumentare notevolmente il passo del gruppo. La Visma|Lease a Bike ed è Matteo Jorgenson (Visma|Lease a Bike) a rilanciare l’azione. Il tentativo dello statunitense causa una certa selezione in gruppo e sul successivo Molenberg è Mads Pedersen (Lidl-Trek) ad attaccare, vedendosi a ruota Jorgenson e Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck). I successi contrattacchi portano all’assorbimento della fuga iniziale e alla formazione di un gruppetto composto da Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck), Laurenz Rex (Intermarché Wanty), Tiesj Benoot (Team Visma | Lease A Bike), Dylan van Baarle (Team Visma | Lease A Bike), Oliver Naesen (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Ben Turner (INEOS Grenadiers), Mads Pedersen (Lidl-Trek), Nils Politt (UAE Team Emirates), Lionel Taminiaux (Lotto Dstny) e Brent Van Moer (Lotto Dstny) in testa alla corsa.

Mentre le condizioni meteo si fanno più insidiose, a causa di una pioggia fine ma insistente, Van der Poel decide che non è il caso di farsi scappare il treno e con un’azione poderosa chiude il divario da solo. Il suo rientro causa un rallentamento, che non sta bene a Pedersen, il quale riparte, portandosi dietro Vermeersch. L’azione del danese è imperiosa e riesce a far maturare un certo vantaggio, mentre alle loro spalle il gruppo dei migliori è scosso da una caduta, causata dal contatto con una persona a bordo strada: a terra ci vanno Cees Bol (Astana Qazaqstan), Alessandro Covi (UAE), Iván García Cortina (Movistar Team), Fabio Christen (Q36.5 Pro Cycling Team) e Stefan Küng (Groupama-FDJ). Quest’ultimo riparte, ma molto contuso.

Pedersen insiste, sempre marcato da Veermersch, ed entra negli ultimi 65 chilometri con 25” di vantaggio sul gruppo dei migliori, tirato dai compagni di squadra di Van der Poel. Mikkel Bjerg (UAE) fa un gran ritmo sul Berg ten Houte, ma il compagno di squadra Tim Wellens non riesce a tenerne le ruote: alle spalle del danese rimangono Laurence Pithie (Groupama-FDJ) e Soren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck), ma il terzetto viene ripreso dopo poche centinaia di metri. A quel punto la situazione si stabilizza, in vista della “doppietta” Oude Kwaremont-Paterberg. Sul primo dei due muri accelera Van der Poel, al quale resistono Oier Lazkano (Movistar), Pithie, Pedersen, Wellens e Teuns.

Nella terra di mezzo prima del Paterberg, però, altri corridori si riportano sui battistrada e tocca così a Iván García Cortina, rientrato dopo l’incidente precedente, tentare l’attacco. Lo spagnolo prende qualche secondo di margine e si presenta sul Koppenberg in testa da solo, ma le pendenze arcigne e la strada scivolosa portano lo spagnolo a mettere il piede a terra. Anche altri corridori si trovano nella stessa condizione, ma non Mathieu van der Poel, che piazza proprio in quel momento, a 45 chilometri dal traguardo, l’attacco decisivo. Jorgenson prova a resistergli, ma nel tratto immediatamente successivo al Koppenberg l’iridato allunga e prende il volo. Oltre a Jorgenson, anche Pedersen rimane a qualche decina di secondi da Van der Poel, prima che il divario si allarghi: Pedersen viene raggiunto da Wellens, Teuns, Cortina, Rex e Bettiol, con i quali, ai -35 dall’arrivo, si riporta su Jorgenson. A quel punto, il distacco da VDP è già vicino al minuto e mezzo.

Mentre la freccia iridata prosegue la sua corsa, Bettiol prova a seminare la concorrenza per il podio ai -25 dall’arrivo, riuscendo nell’intento, tanto che solo Teuns riesce a resistergli. I due guadagnano così una dozzina di secondi sui primi inseguitori, iniziando anche a guadagnare su un Mathieu van der Poel ormai comunque troppo lontano per poter anche solo pensare di crederci. Sull’ultima scalata del Quaremont, dove il campione del mondo passa tra due ali di folla in festa, Teuns sembra avere qualcosa in più rispetto all’italiano, che comunque rientra subito, nella discesa. Vicinissimi, alle loro spalle, sembrano sul punto di rientrare Michael Matthews (Team Jayco-AlUla), Oliver Naesen (Decathlon Ag2r La Mondiale) e Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers), che emergono da un gruppetto che ha subito un forte ricambio.

L’azione di questi tre tuttavia perde di efficacia proprio quando sembrano sul punto di rientrare, venendo ripresi da Tiesj Benoot (Visma|Lease a Bike), Luca Mozzato (Arkéa-B&B Hotels) e un quartetto UAE Team Emirates composto da Antonio Morgado, Nils Politt e Mikkel Bjerg al fianco di Tim Wellens. È dunque ovviamente il quartetto della formazione emiratina a tenere alto il ritmo, consapevole di avere una buona occasione per ottenere quantomeno un podio. Con Mathieu Van Der Poel che prosegue la sua azione pregustando il momento del traguardo, dietro di lui la lotta è serrata, con Bettiol e Teuns che provano a resistere.

Purtroppo per loro, la dozzina di secondi residua praticamente viene annullata tutta nell’ultimo chilometro, anche se i due non hanno cincischiato, entrando nel rettilineo finale proprio nel momento in cui Mathieu van der Poel taglia la linea del traguardo della Ronde per primo per la terza volta in carriera. Il campione del mondo si prende anche il lusso di scendere di bici per alzarla al cielo, continuando ad esultare nell’abbraccio del pubblico. Nel mentre gli altri sono impegnati in una volata senza forze che vede Bettiol e Teuns ripresi proprio in vista del traguardo dallo scatto di Matthews, con il corridore australiano che viene superato sulla linea da Luca Mozzato, per poi essere declassato in favore di Nils Politt.

Risultato Giro delle Fiandre 2024

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