Freccia Vallone 2024, sparata vincente di Stephen Williams al termine di una gara durissima!

La Freccia Vallone 2024 finisce nel palmares di Stephen Williams. Al termine di una corsa da tregenda, resa molto selettiva dal freddo e dalla pioggia (trasformatasi a un certo punto anche in grandine e, per poco, in neve), il corridore della Israel-Premier Tech è risultato il più forte lungo la quarta e ultima scalata del Mur de Huy, piazzando l’accelerazione vincente a circa 250 metri dal traguardo e riuscendo a resistere per poco alla rimonta di Kevin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels). Il podio di giornata viene completato da Maxim Van Gils (Lotto Dstny), mentre in una top-10 priva di molti dei favoriti della vigilia, sconfitti soprattutto dal meteo, non si registrano italiani, il migliore dei quali alla fine è Davide Formolo (Movistar), 24°.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Sotto un cielo minaccioso, appena viene dato il via ufficiale è Txomin Juaristi (Euskaltel – Euskadi) a lanciarsi all’attacco. A seguirlo sono Lilian Calmejane (Intermarché-Wanty), Alan Jousseaume (TotalEnergies) e James Whelan (Q36.5 Pro Cycling Team), uomini che il gruppo sembra ben felice di lasciar andare. Con un tempo di ritardo si muovono anche Igor Chzhan (Astana Qazaqstan Team) e Aaron Van Der Beken (Bingoal WB), ma il belga non riesce a tenere la ruota del rivale. Su di lui rientra così il compagno Johan Meens, per il quale decide di sacrificarsi.

I due si riportano così su Chzhan e si avvicinano anche agli altri uomini, che decidono di aspettare visto che ormai il gruppo concede due minuti. Esaurito il lavoro, Van Der Beken si stacca poco prima del rientro in testa, dove si forma così un sestetto. Primi a tirare in gruppo sono gli uomini della Lidl – Trek, con la Ineos Grenadiers che arriva a dar manforte poco più tardi, in vista della prima salita di giornata, la Côte d’Yvoir. Salito fino a sfiorare i cinque minuti, il gap si attesta così attorno ai 4’30” e la situazione resta stabile fino all’ingresso nel circuito finale e la prima scalata della Côte d’Ereffe.

Qui inizia anche la pioggia e, con la UAE Team Emirates che alza notevolmente il ritmo, il gruppo inizia a perdere molte unità, tra le quali sembra sorpreso dell’azione Michael Matthews (Team Jayco AlUla), che perde contatto in discesa. A dare supporto alla formazione emiratina arriva la EF Education – EasyPost e il vantaggio dei battistrada crolla vertiginosamente, tanto che alla prima scalata del Mur de Huy e al susseguente primo passaggio sul traguardo restano appena due minuti di vantaggio ai sei battistrada, che poco dopo diventano cinque visto che Jousseaume viene colpito da una crisi di freddo.

Pioggia, vento e grandine continuano a cadere copiosamente e fanno i loro danni in un gruppo che si assottiglia sempre più. Tra le prime vittime, Dylan Teuns (Israel-Premier Tech) e Pello Bilbao (Bahrain Victorious), ma nel corso della seconda tornata è la Groupama – FDJ a prendere in mano la corsa, facendo ancora più danni. Ripresi i fuggitivi a 70 chilometri dalla conclusione, un gruppo che si spezza e si ricompone di continuo è ormai sempre più sottile e fanno fatica anche Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) e Marc Hirschi (UAE Team Emirates), che devono abdicare al secondo passaggio sul traguardo.

Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) e Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike) fanno a loro volta fatica, dovendo ricucire un paio di volte, ma riescono a restare con quella che ormai è la testa della corsa, sempre trascinata dalla formazione francese. Dopo il passaggio, ad allungare in solitaria è Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck), che parte a 60 chilometri dalla conclusione. Dietro di lui provano a muoversi alcuni uomini, tra i quali Nicholas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale) e Valentin Madouas (Groupama-FDJ), ma in vista della terza ascesa della Côte d’Ereffe è Markus Hoelgaard (Uno-X Mobility) a riuscire a muoversi.

Il norvegese riesce a prendere un po’ di margine ma il suo attacco viene vanificato da altri scatti e controscatti che avvengono alle sue spalle, tutte azioni che però non fanno particolarmente la differenza e che vengono annullate. La mancanza di continuità causa dei rallentamenti in gruppo e ad approfittarne è Kragh Andersen, il cui vantaggio sale a 1’20” in vista della terza ascesa al Mur de Huy, lungo il quale il danese riesce a non cedere troppo terreno nonostante qualche accelerazione. La prima è di Stephen Williams (Israel-Premier Tech), che fa le prove in vista dell’ultimo giro scollinando con qualche secondo di vantaggio su Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) e Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), a loro volta seguiti a breve distanza da Kevin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) e Maxim Van Gils (Lotto Dstny).

Queste due coppie si riuniscono e vanno poi a riassorbire anche Williams, formando così un quintetto che nei chilometri successivi riesce ad avvicinarsi al solitario battistrada. Anche ciò che resta del gruppo, circa 30 corridori, torna però ad guadagnare sotto l’impulso di una solida Uno-X, che può contare su ben cinque uomini, e gli inseguitori vengono ripresi ai -17 dalla conclusione, quando il margine di Kragh Andersen è ormai di soli 20″. L’avventura del danese termina appena iniziata l’ultima scalata della Côte d’Ereffe, sulla quale non si registrano attacchi, mentre poco dopo aver raggiunto la vetta ci provano prima Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) e poi un compagno di squadra, in entrambi i casi stoppati dal lavoro di Tim Van Dijke (Visma | Lease a Bike).

Si arriva così compatti all’inizio dell’ascesa finale, presa nelle prime posizioni dai corridori Uno-X e Decathlon Ag2r La Mondiale. In testa al gruppo si portano poi Toms Skujins (Lidl-Trek) e di nuovo Van Dijke, mentre alle loro spalle sono pronti Carapaz e Benoot, ma nessuno prova un’accelerazione. Si arriva così agli ultimi 250 metri, quando Williams piazza un’accelerazione bruciante, alla quale nessuno riesce a rispondere. Alla fine, si muove Benoit Cosnefroy (Decathlon Ag2r La Mondiale), ma non sembra averne per fare la differenza, mentre ci riescono Vauquelin e Van Gils, per i quali è però ormai troppo tardi. Williams, pur piantandosi un po’ negli ultimi metri, riesce infatti a resistere e ad andare a vincere, diventando il primo britannico a conquistare la corsa.

Risultato Freccia Vallone 2024

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