Classica di Amburgo 2019, Elia Viviani cala il tris! Battuti Ewan e Nizzolo

Sventola ancora la bandiera italiana sul traguardo della Classica di Amburgo 2019. Per la terza volta di fila, infatti, la vittoria è andata ad Elia Viviani (Deceuninck-Quickstep), ancora una volta perfettamente lanciato dal compagno di squadra Michael Morkov. Il neo campione europeo, alla decima vittoria stagionale, non ha lasciato scampo ai suoi avversari, relegando l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) in seconda posizione, mentre il podio è completato da un altro italiano, Giacomo Nizzolo (Dimension Data). Nella top ten c’è posto anche per altri due azzurri, con Matteo Trentin (Mitchelton-Scott) settimo appena alle spalle di Peter Sagan (Bora-hansgrohe), protagonista di alcuni attacchi nel finale, e Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida) nono sul traguardo dell’unica corsa World Tour tedesca.

La fuga di giornata impiega diversi chilometri prima di riuscire a formarsi: i quattro corridori che la compongono sono Gijs Van Hoecke (CCC), José Gonçalves (Katusha-Alpecin), Alex Frame (Trek-Segafredo) e Igor Boev (Gazprom-Rusvelo). Dopo 50 chilometri, questi uomini hanno già dieci minuti di vantaggio sul gruppo che, evidentemente non troppo preoccupato dai quattro al comando, imposta un ritmo regolare. Non cambia molto nei chilometri seguenti e, ai meno 100 dal traguardo, il vantaggio è sceso leggermente ma rimane comunque consistente, con la fuga che ha ancora otto minuti di margine.

Al primo dei quattro passaggi sul Waseberg, Frame alza bandiera bianca, con i tre fuggitivi rimanenti che mantengono ancora sette minuti di vantaggio. Il gruppo capisce che continuare con un’andatura tranquilla non può bastare per andare a riprendere gli attaccanti, perciò decide di accelerare, con il distacco che cala rapidamente sotto i quattro minuti quando mancano una cinquantina di chilometri all’arrivo. Gli inseguitori, guidati dalla Bora-hansgrohe, sono ormai lanciati e continuano a recuperare, così che ai meno 40 sono rimasti solo due minuti e mezzo ai tre uomini davanti.

Sul penultimo passaggio sul Waseberg, iniziano i primi movimenti nel gruppo per cercare di anticipare la prevedibile volata, con anche Peter Sagan tra i protagonisti di questi attacchi, in marcatura su Yves Lampaert (Deceuninck-Quickstep) e Sonny Colbrelli, ma non viene lasciato margine a questi uomini. Ai piedi dell’ultima scalata del Waseberg, i fuggitivi della prima ora vengono ripresi, mentre si registrano nuovi attacchi, con Davide Villella (Astana) e gli uomini Jumbo-Visma molto attivi. Nel frattempo, uno dei possibili protagonisti, il padrone di casa Pascal Ackermann (Bora-hangrohe), non riesce a seguire il ritmo del gruppo, che ormai si è ridotto a circa 25 corridori. Ci prova ancora Sagan, seguito a ruota da Viviani e da un’altra quindicina dei migliori, ma si fatica a trovare l’accordo e  quindi avviene il raggruppamento; a dieci chilometri dalla conclusione lo sprint sembra inevitabile. Intanto, da dietro rientrano altri corridori, così che si presentano sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro circa una cinquantina di atleti. Arnaud Demare (Groupama-FDJ) sembra il meglio posizionato per la volata, ma ai -400 metri Morkov apre un’autostrada per Viviani, al quale non resta altro da fare che finalizzare alla perfezione il lavoro del danese.

Risultato Classica di Amburgo 2019

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