Classic Var 2024, Lenny Martinez beffa Tobias Halland Johannessen – Il norvegese esulta, il francese lo sorpassa e vince
La Classic Var 2024 si conclude con la vittoria di Lenny Martinez La nuova corsa di un giorno, di livello 1.1, ha visto il trionfo del portacolori della Groupama-FDJ al termine della scalata del Mont Faron, una delle più rappresentative ascese della zona del sud-est francese. Il giovane transalpino ha piazzato un incredibile sorpasso negli ultimi venti metri di gara, quando Tobias Halland Johannessen (Uno-X) aveva già esultato, convinto di aver vinto la gara. Il norvegese aveva raggiunto e superato, giusto qualche decina di metri prima, Romain Bardet (Dsm-Firmenich PostNL), anche lui autore di un’azione davvero notevole. Alla fine, quindi, Martinez primo, Johannessen secondo e Bardet a completare il podio.
Il video dell’arrivo
Se cercate beffa sul dizionario online, da oggi esce questo video #ClassicVarpic.twitter.com/nK629ljS7n
— SpazioCiclismo (@SpazioCiclismo) February 16, 2024
Il racconto della corsa
Pronti, via, e subito sei corridori allungano e prendono il largo: si tratta di Alessandro Iacchi (Team corratec-Vini Fantini), Morne Van Niekerk (St Michel-Mavic-Auber93), Valentin Tabellion (Van Rysel-Roubaix), Victor Vaneeckhoutte (Lotto Dstny Development), Mael Guegan (CIC U Nantes Atlantique) e Noah Knecht (Nice Metropole Cote d’Azur). La composizione accontenta il gruppo, che concede subito più di due minuti di vantaggio a questi attaccanti, con il gap che arriva a toccare i 4′ dopo 25 chilometri di gara.
In testa al plotone si portano quindi Groupama-FDJ e Israel-Premier Tech per tenere sotto controllo il distacco, che comunque cresce ancora nel tratto seguente fino a toccare un massimo di 4’40” dopo 50 chilometri percorsi. Da questo momento, il gruppo inizia pian piano a guadagnare terreno, recuperando 60 secondi nei 20 chilometri successivi. A quel punto, le oscillazioni del vantaggio diminuiscono e gli inseguitori si accontentano di mantenere la situazione stabile. In gruppo restano coinvolti in una caduta Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B) e Mats Wenzel (Lidl-Trek Future): entrambi sono costretti al ritiro.
Con l’andare dei chilometri, il gruppo aumenta il passo e avvicina i fuggitivi, dai quali ha perso contatto Knecht, trovandosi con meno di 2′ di ritardo al momento di iniziare gli ultimi 30 chilometri di gara. Con l’inizio della penultima salita di giornata, i fuggitivi si sfaldano e davanti a tutti resta il sudafricano Van Niekerk, mentre il gruppo accelera sulla spinta di Israel-Premier Tech e Decathlon-Ag2R. L’ultimo attaccante viene ripreso poco prima del Gpm, quando alla fine mancano una dozzina di chilometri. Lungo la discesa che porta ai piedi del Mont Faron, caratterizzata anche da qualche tratto umido, restano al comando 15 corridori, fra cui David Gaudu, Lenny Martinez, Romain Gregoire (Groupama-FDJ), Romain Bardet (Dsm-Firmenich Post NL), Michael Woods (Israel-Premier Tech) e Aurelien Paret-Peintre (Decathlon-Ag2R), mentre Guillaume Martin (Cofidis) vede compromesse le sue speranze da un problema meccanico.
È Gregoire ad accendere la miccia ai -5. I migliori rimangono comunque insieme fino ai -2,5: a quel punto Gaudu accelera con veemenza in un paio di occasioni. Tocca poi a Woods piazzare un colpo molto ben assestato, che screma ulteriormente il gruppetto di potenziali vincitori. Da questo prova a uscire anche Tobias Halland Johannessen (Uno-X), senza successo. All’ultimo chilometro, sono 6 i corridori rimasti in lizza: ci riprova Gaudu, poi è Bardet a piazzare l’attacco che sembra quello definitivo. Non è così, perché Johannessen, rimonta e piazza la sua ruota davanti a tutti. Sembra fatta, lo pensa anche lo stesso norvegese, che però si rilassa troppo presto e lascia così il successo al rimontante Martinez.
Risultato Classic Var 2024
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