Presentazione Squadre 2024: Team Polti – Kometa
Nuova denominazione e nuove ambizioni per il Team Polti-Kometa, che punta a consolidarsi ulteriormente come una delle Professional più rilevanti del panorama e a cercare di proseguire sulla strada che può portare anche a un ulteriore salto di categoria. L’organico è stato sensibilmente rinnovato, con sette arrivi e altrettante partenze, accogliendo corridori di prospettiva e con margini di miglioramento ancora percorribili. Le occasioni per mettersi in mostra, Giro d’Italia compreso, non mancheranno, ma, con l’arrivo del nuovo sponsor, la voglia è quella di andare oltre il fattore-visibilità e di diventare un fattore nell’economia delle corse più importanti affrontate.
Gli uomini più attesi
I due corridori che negli anni sono stati in tante occasioni quelli di riferimento, Vincenzo Albanese e Lorenzo Fortunato, sono partiti in direzione WorldTour. Le gerarchie sono ora tutte da riscrivere, ma Matteo Fabbro sarà certamente un atleta che avrà il suo spazio e le sue responsabilità. Lo scalatore friulano ha chiuso un quadriennio trascorso con la Bora che lo ha visto passare da una serie di prestazioni molto brillanti (fu quinto nella generale della Tirreno-Adriatico 2021) a ruoli decisamente meno visibili. Da qui la scelta di fare un passo indietro dal punto di vista della categoria, passo che potrebbe però dargli la possibilità di tornare a giocarsi le sue carte nei momenti decisivi delle corse.
Dal CicloMercato è arrivato anche Jhonatan Restrepo, corridore ormai decisamente navigato, anche se la carta d’identità dice “solo” 29 anni. Il colombiano è corridore veloce e resistente, che sa dire la sua in finali veloci e nervosi e che rappresenta una delle armi più appuntite nella faretra della squadra italiana. A lui toccherà spesso far fruttare il lavoro dei compagni e, soprattutto, fare scorta di punti UCI, che si fanno sempre più importanti con l’andare delle stagioni. Compito da “raccoglitore” lo avrà anche lo spagnolo Manuel Peñalver, altro volto nuovo stagionale: velocista di buon livello, sa farsi largo in finali affollati, ma pure in situazioni di corsa rese selettive da percorsi mossi. Non vince una corsa di livello – almeno – .1 dal 2018, la speranza è sicuramente quella di interrompere questo periodo di carestia.
Velocista affidabile è inoltre Giovanni Lonardi, che ha fatto vedere ottime cose nella Volta a la Comunitat Valenciana appena disputata (è andato due volte sul podio di giornata, con un secondo e un terzo posto) e che avrà tempo e modo, nell’arco di un calendario di squadra che si preannuncia molto intenso, per andare a caccia di una vittoria che gli manca dal 2020. Altra carta da volate è lo spagnolo David Martín, che è una bandiera della formazione e che finora in carriera ha messo da parte diversi piazzamenti, senza però mai riuscire a spiccare particolarmente. Nei finali veloci ha dimostrato di volersi lanciare anche Javier Serrano, al secondo anno fra i professionisti e capace di farsi notare, anche laddove la concorrenza di giornata era molto qualificata. Da vedere se e come la squadra deciderà di combinare tutte queste “forze veloci”, nell’arco della stagione.
Si entra poi nel settore dei cacciatori di tappe e dei corridori da fuga. Primo fra tutti è ovviamente Davide Bais, che arriva dalla miglior stagione della carriera, che lo ha visto anche portare a casa una tappa, di grande prestigio visto l’arrivo sul Gran Sasso, al Giro d’Italia. L’obiettivo del corridore veneto, così come del fratello maggiore Mattia Bais, sarà quello di propiziare attacchi da lontano o di entrarne a farne parte, in modo da sfruttare al massimo le situazioni di corsa che si verranno a creare giorno dopo giorno. Specialista da fughe, soprattutto in giornate importanti, è Mirco Maestri, che sa anche far fruttare uno spunto veloce più che discreto. Sarà più che probabile rivederlo all’opera in contesti simili, ma anche rivestire il ruolo del finalizzatore in gare che permettano una strategia di questo tipo.
Uomo da brevi corse a tappe, viste le buone qualità da regolarista, è il britannico Paul Double, che di stagione in stagione ha visto migliorare il suo rendimento generale e che ha aperto l’anno in corso piazzandosi appena fuori dalla prima pagina della classifica generale alla Volta Valenciana. A lui si chiederanno punti importanti in chiave graduatoria a squadre e lo stesso compito lo avrà probabilmente lo spagnolo Alex Martín, altro atleta che sa tenere buoni ritmi in salita e che può curare la missione classifica generale in gare di medio-alto livello. Proverà a fare lo stesso, cercando di progredire rispetto agli anni passati, anche il bellunese Andrea Pietrobon, che deve ancora dare seguito alle buone cose fatte vedere nelle categorie giovanili.
Sarà poi molto probabile vedere all’attacco Andrea Garosio, che ha fatto della generosità agonistica il suo marchio di fabbrica, e anche gli spagnolo Diego Pablo Sevilla e Fernando Tercero, con quest’ultimo che ha dato l’impressione di poter ancora coprire dei margini di miglioramento significativi. Qualcosa in più, in chiave risultati, ci si attende infine dall’ungherese Erik Fetter, che entra nella quarta stagione da professionista, ma che ha ancora 23 anni: atleta portato per i percorsi mossi, il magiaro ha prodotto qualche sprazzo interessante, soprattutto nel 2022, non trovando però né acuti di alto profilo né una rilevante continuità. Che il 2024 porti con sé un’inversione di tendenza?
Le Giovani Promesse
Una stagione da professionista ce l’ha già alle spalle, ma l’impressione è che Davide Piganzoli possa rientrare ancora nel campo dei talenti futuribili. L’età (classe 2002) è dalla sua e anche quanto fatto vedere nella scorsa stagione, soprattutto al Tour de l’Avenir, che è un appuntamento di livello altissimo sì, ma pur sempre di livello giovanile. Il valtellinese ha dato sfoggio di grandi qualità in salita, chiudendo l’impegnativa settimana francese sul terzo gradino del podio, alle spalle di altre due promesse del calibro di Isaac del Toro e Giulio Pellizzari. Inoltre, nelle corse affrontate con i “grandi”, il lombardo ha dimostrato di non aver particolari problemi a tenere il passo dei migliori, soprattutto quando la strada sale.
Matricola pure è invece Davide de Cassan, che già a fine 2023 aveva assaggiato l’aria da pro’ con un periodo di internato e che proverà ad accumulare esperienza e chilometri nelle occasioni che gli verranno concesse: le qualità da scalatore mostrate nelle gare giovanili sono buone e ora andranno inquadrate in un contesto, ovviamente, molto più selettivo. C’è poi curiosità intorno a Germán Darío Gómez, colombiano classe 2001 che viene da due stagioni trascorse a livello Continental e che ha lanciato segnali pregevoli, ma poco costanti, nelle corse in cui è stato impegnato. Anche per lui il terreno preferito è la salita, ma il suo effettivo rendimento al massimo livello è ancora tutto da valutare.
Prime esperienze da professionista anche per Francisco Muñoz, 22enne spagnolo che ha percorso tutta la trafila giovanile nella “scuderia” della squadra e che ora si affaccia nel mondo dei grandi con discrete prospettive, considerata anche la sua già discreta impostazione per le prove a cronometro.
Organico Team Polti – Kometa 2024
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Potenziale Team Polti - Kometa 2024
Volate - 6.2
Colline - 7
Montagne - 6.4
Pavé - 4.1
5.9
Secondo i dirigenti, è l'organico più forte che la squadra ha avuto a disposizione in queste annate trascorse a livello Professional. Sono partiti corridori importanti, ma ne sono arrivati alcuni di spessore, che potranno garantire una buona presenza nei finali delle corse scelte come obiettivo stagionale. Inoltre, diversi giovani hanno mostrato di saper tenere botta ad alto livello e da loro ci si aspetta qualche sostanzioso passo in avanti. L'obiettivo di migliorare il primato stagionale di vittorie, al momento 5, pare realizzabile.
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