Presentazione Squadre 2024: Movistar

Si apre una nuova stagione di rinnovamento per la Movistar. La formazione spagnola, fra le più longeve del gruppo, sembra incontrare più difficoltà del previsto nel trovare una nuova identità, soprattutto da quando non c’è più Alejandro Valverde, e ha fatto un ampio ricorso al CicloMercato, nel tentativo di aggiungere alla rosa corridori in grado di mietere successi parziali, oltre che capaci di vivere nelle prime posizioni le corse più importanti del calendario. Avvicinare le grandi realtà di questo periodo storico, però, sembra ancora un compito fuori scala per il gruppo guidato da Eusebio Unzué, che da tempo sta disperatamente cercando un secondo sponsor principale per poter ampliare i fondi a disposizione della squadra.

Gli uomini più attesi

Tanto delle sorti della squadra spagnola passerà, una volta di più, dalle gambe di Enric Mas. Il maiorchino arriva da una stagione magra, sul piano dei risultati, e ora la speranza è quello di rivederlo più vicino ai grandi protagonisti della scena delle corse a tappe. Lo spagnolo ritenterà l’assalto al Tour de France, dove è reduce da due ritiri consecutivi, e metterà nuovamente la Vuelta a España nella sua agenda, con l’intento di andare finalmente a prendersi uno, o più, successi pesanti.

Dal CicloMercato si è poi materializzato un ritorno sorprendente, quello di Nairo Quintana. Il colombiano arriva da un’annata di inattività, più o meno coatta, e dovrà dimostrare che le sue indiscusse qualità di scalatori non si sono appannate in questo periodo. Nella sua agenda ci sono il Giro d’Italia e diverse corse in cui gli sarà chiesto di battagliare con gli altri uomini di classifica, a caccia di soddisfazioni e anche di punti UCI.

Per quel che riguarda le salite, Einer Rubio sarà chiamato a un nuovo passo avanti, dopo le cose buone fatte vedere, con relativa costanza, nel 2023. Sull’ascesa secca il colombiano ha numeri da campione e ora il dubbio sta nel capire se potrà raccogliere anche risultati che vadano oltre il lampo isolato. Ci si attende invece un ritorno su buoni livelli da parte di Iván Ramiro Sosa, che nella stagione passata si è visto molto raramente e che potrebbe rappresentare una carta importante da spendere nelle corse di medio-alto livello. Sul piano dei corridori da lanciare a caccia di successi di giornata su percorsi impegnativi ci sono anche l’austriaco Gregor Mühlberger, il portoghese Ruben Guerreiro e lo spagnolo, appena arrivato, Javier Romo, corridore molto sfortunato che, per questo,  sembra non aver ancora mostrato il suo meglio.

Dal CicloMercato sono giunti anche due spagnoli ancora giovani, ma con una discreta esperienza già alle spalle. Sono Carlos Canal e Jon Barrenetxea, che nelle stagioni passati hanno lasciato intravedere buone qualità e una traiettoria di sviluppo ancora tutta da completare. Stesso discorso anche per Pelayo Sánchez, che ha numeri di buon livello su salite di media difficoltà e che potrà rappresentare una carta importante su percorsi mossi e negli attacchi da lontano.

La squadra spagnola vanta poi una interessante batteria di corridori da corse di un giorno. In questo mini-elenco spiccano i nuovi arrivi Davide Formolo e Rémi Cavagna. Sia il veneto che il francese hanno chiuso lunghe avventure con le loro squadre precedenti e si affacciano nella nuova realtà con compiti che spazieranno dal sostegno per i capitani nelle gare di tre settimane alla carta bianca negli appuntamenti più adatti alle loro caratteristiche. Entrambi rappresentano soluzioni di alto livello, così come Oier Lazkano, che ha fatto vedere qualità di alto livello, soprattutto quando riesce a trovarsi nella condizione strategica giusta a seguito di attacchi da lontano. Ci attende poi qualcosa in più da Alex Aranburu, che è una garanzia di piazzamento in volate selezionate, ma che finora ha lasciato un solo marchio da vittoria in corse WorldTour, in tutta la carriera.

Si attende poi la definitiva esplosione di Iván Garcia Cortina, che qualcosa in carriera ha già saputo raccogliere ma che deve ancora fare un passo significativo per poter diventare un corridore da inserire nel campo dei favoriti delle corse più importanti. Proveranno poi a rendersi utili, fra piazzamenti a cronometro, lavoro per i compagni e qualche tentativo da lontano, lo statunitense Will Barta e il portoghese Nelson Oliveira, mentre Antonio Pedrero, Gonzalo Serrano e Sergio Samitier proveranno a ritagliarsi qualche spazio in corse adatte alle loro caratteristiche di uomini di fondo, con un buon passo in salita.

Capitolo volate: quasi tutto poggia sulle spalle di Fernando Gaviria, che arriva da una stagione più amara che dolce e che nel 2024 avrà anche l’obiettivo Olimpiadi (su pista) da tenere curato. Al colombiano si affiancherà Davide Cimolai, che potrebbe anche lanciarsi in maniera autonoma in qualche volata, laddove il contesto lo permetterà. A dare una mano a Gaviria potrebbe esserci anche il danese Matthias Norsgaard Jørgensen, che finora, nell’arco della sua esperienza da pro’, non ha raccolto quanto prometteva.

Sulla carta per Vinicius Rangel, Albert Torres (specialista della pista), Jorge Arcas e Johan Jacobs non si dovrebbe invece andare oltre ruoli da comprimari.

Le giovani promesse

Come nel 2023, da “regolamento” c’è un solo neopro’ in squadra. Si tratta dell’italiano Manlio Moro, che ha compiuto un bel salto, passando dalla scena Continental a quella WorldTour e che sarà probabilmente al servizio dei compagni che andranno a caccia di successi nei finali veloci. Coetaneo di Moro, ma con un anno di esperienza già maturata al massimo livello, è Lorenzo Milesi, che ha scelto di cambiare squadra lasciando la Dsm-Firmenich e puntando così a un ruolo già di prim’ordine nello scacchiere spagnolo. Il bergamasco va forte a cronometro e ha qualità tutt’altro che trascurabili nelle corse di un giorno: per lui c’è la possibilità di ritagliarsi da subito degli spazi importanti.

Anche Iván Romeo ha già un anno di professionismo alle spalle, ma, vista la giovanissima età, rientra tuttora nel campo delle promesse. Nel 2023 ha fatto ottime cose su scala giovanile, faticando invece di più a trovare il ritmo nelle corse dei “grandi”: da vedere se la stagione di apprendistato trascorsa dallo spagnolo, altro ragazzo che va forte a cronometro, darà ora i suoi frutti.

Organico Movistar 2024

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FRA
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ITA
FORMOLO Davide 25.10.1992
ITA
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ESP
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COL
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SUI
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DEN
LAZKANO LOPEZ Oier 07.11.1999
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MILESI Lorenzo 19.03.2002
ITA
MÜHLBERGER Gregor 04.04.1994
AUT
OLIVEIRA Nelson 06.03.1989
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PEDRERO Antonio 23.10.1991
ESP
QUINTANA Nairo 04.02.1990
COL
RANGEL COSTA Vinicius 26.05.2001
BRA
ROMEO Ivan 16.08.2003
ESP
ROMO Javier 06.01.1995
ESP
RUBIO REYES Einer Augusto 22.02.1998
COL
SAMITIER SAMITIER Sergio 31.08.1995
ESP
SERRANO RODRIGUEZ Gonzalo 17.08.1994
ESP
SOSA CUERVO Ivan Ramiro 31.10.1997
COL
SÁNCHEZ Pelayo 27.03.2000
ESP
TORRES BARCELO Albert 26.04.1990
ESP
Neoprofessionisti
MORO Manlio 17.03.2002
ITA
Staff
General Manager UNZUE LABIANO Eusebio 26.02.1955
ESP
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ESP
Ass. Direttore Sportivo GANDIA SORIANO Alexis 21.03.1993
ESP
Ass. Direttore Sportivo
GARCIA ACOSTA José Vicente
04.08.1972
ESP
Ass. Direttore Sportivo
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20.01.1976
ESP
Ass. Direttore Sportivo
MURIEL OTEGUI Xabier
11.07.1981
ESP
Ass. Direttore Sportivo ROELANDTS Jurgen 02.07.1985
BEL
Ass. Direttore Sportivo ROJAS José Joaquin 08.06.1985 ESP
Ass. Direttore Sportivo SCIANDRI Maximilian 15.02.1967
GBR

Potenziale Movistar 2024

Volate - 6.4
Colline - 7.2
Montagna - 7.5
Pavé - 5.2

6.6

Tanti cambi rispetto al 2023, con l'obiettivo primario di avere più "finalizzatori" a disposizione. L'idea è quella di vincere di più, in termini assoluti, anche per evitare di essere nuovamente coinvolti nella lotta "salvezza" relativa alla licenza WorldTour. Quintana rappresenta un'ovvia incognita, mentre Cavagna e Formolo alzano di molto il livello del pacchetto spagnolo nelle corse di un giorno. C'è poi curiosità in merito a quel che potranno fare i diversi giovani inseriti in squadra, fra cui i due italiani Milesi e Moro.

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