Presentazione Squadre 2023: Bolton Equities Black Spoke
La Bolton Equities Black Spoke è pronta per la sua prima stagione a livello Professional. La formazione neozelandese, dalla sua nascita nel 2020 ha ottenuto quasi 40 vittorie nel circuito UCI e la scorsa estate ha deciso di fare richiesta di licenza Professional e salire di categoria. La licenza è arrivata, ma la formazione di Scott Guyton non perde la sua identità e punta a confermarsi come punto di riferimento per tutti i corridori neozelandesi che puntano ad arrivare al WorldTour, pur integrando nella rosa alcuni stranieri che permettono di dare al team una maggiore dimensione internazionale.
Gli uomini più attesi
L’uomo di riferimento del team è senza dubbio Aaron Gate. Il classe ’90, specialista anche della pista, solo lo scorso anno ha conquistato una tappa del Giro del Lussemburgo, una tappa e la classifica generale del Giro della Grecia, la prova in linea dei Giochi del Commonwealth e il titolo di campione oceanico a cronometro, tutte vittorie che messe insieme danno un’idea delle caratteristiche del neozelandese. La Bolton Equities Black Spoke vanta tra le sue fila anche il campione continentale e nazionale in linea in carica James Fouche. Il classe ’98 punta a crescere ancora in quello che è il suo primo anno da pro’, così come il coetaneo Tom Sexton, un corridore in grado di farsi valere sia su strada che su pista e che lo scorso anno si è già fatto notare per le sue qualità a cronometro vincendo il prologo del Giro di Romania.
Tra i nuovi arrivi, invece, il nome che spicca è quello di Rory Townsend, campione nazionale irlandese, che in carriera ha già ottenuto buoni risultati nelle semiclassiche belghe e si è messo in evidenza in alcune tappe mosse del Tour of Britain. Per le brevi corse a tappe, però, lo specialista è Mark Stewart, che lo scorso anno si è messo in bacheca la New Zealand Cycling Classic (corsa importantissima per il team) e il Giro di Romania, ripagando anche la fiducia del team, che gli ha permesso di allenarsi durante il lockdown, che l’aveva visto bloccato in Nuova Zelanda mentre si trovava nel paese per visitare la fidanzata.
La colonia britannica, però, quest’anno sale a tre grazie agli arrivi di Matthew Bostock e Jacob Scott. Entrambi arrivano dalla Wiv SunGod ed entrambi sono corridori adatti alle corse di un giorno, con il primo che ha una maggiore punta di velocità, mentre il secondo è più a suo agio sugli strappi. La compagine neozelandese, poi, ha già ottenuto delle vittorie in questo 2023, in una corsa non professionistica come la New Zealand Cycle Classic, ma che comunque rappresenta un appuntamento importante per il team. Il corridore che si è messo maggiormente in luce è James Oram, vincitore della prima tappa e della generale e tornato a un livello che aveva fatto fatica a mantenere nelle ultime stagioni.
Nella corsa di casa, poi, si sono messi in luce anche Luke Mudgway e Josh Burnett, vincitori di una tappa a testa. Il primo è un corridore veloce, che ha già ottenuto delle vittorie in carriera, mentre il secondo, classe 2000, è un giovane emergente, che in questi primissimi sprazzi di carriera ha fatto capire di poter diventare un buon corridore da corse a tappe. Cercherà occasioni Regan Gough, che nel 2022 ha ripagato la fiducia del team diventando campione nazionale a cronometro, dopo vari anni in cui era rimasto senza squadra e quasi scomparso dai radar.
Per gli appassionati italiani, invece, è già noto il nome di Paul Wright, che arriva dalla MG.K Vis-Color For Peace-VPM, con i cui colori ha fatto vedere cose interessanti, tra cui un quinto posto in una tappa dell’Adriatica Ionica Race. A completare la schiera di nuovi arrivi, poi, ci sono Ollie Jones e il giovane George Jackson, che si è fatto già notare per le sue abilità in salita. Ethan Batt è invece al via della quarta stagione con il team e sa già che la filosofia è quella di mettersi a disposizione, attendendo la propria occasione, come ha imparato anche Ryan Christensen, arrivato in squadra lo scorso anno.
Le giovani promesse
La formazione neozelandese è composta quasi esclusivamente da corridori al primo contratto da pro’ (pur non essendo tutti considerabili neopro’ in senso stretto per una questione di età), compresi i corridori che erano già nel team lo scorso anno, quando era ancora una formazione Continental. Tra i corridori più giovani, oltre ai già citati Burnett e Jackson, il più futuribile sembra poter esser Logan Currie, che ha sfiorato il podio ai mondiali U23 nella prova a cronometro, dopo essersi laureato campione nazionale e continentale nella stessa specialità.
Ancora presto, invece, per parlare di obiettivi per Mitchel Fitzsimons, classe 2003, che dovrà sfruttare questa stagione per imparare, essendo anche il corridore più giovane del team. Potranno invece prendersi responsabilità crescenti Josh Kench e Bailey O’Donnel, rispettivamente classe 2001 e classe 2000 che hanno già ottenuto qualche piazzamento, ma che sinora hanno lavorato soprattutto per i compagni.
Organico Bolton Equities Black Spoke 2023
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