Presentazione Squadre 2020: Ag2r La Mondiale
Cambiano le strategie, ma non cambiano gli obiettivi in casa Ag2r La Mondiale. Dopo un 2019 deludente, la formazione francese ha deciso di rimescolare un po’ le carte in questo nuovo anno, dirottando per la prima volta in carriera il proprio uomo simbolo al Giro d’Italia. Se i grandi giri sono il terreno di predilezione, la squadra transalpina resta concentrata su tutti i terreni, con le Classiche che si confermano con un grande obiettivo, vista anche l’eterogeneità dell’organico, composto da uomini validi su tutti i terreni e che nel 2019 hanno dimostrato di poter ottenere buoni risultati anche in volata, fin qui il tallone d’achille della compagine transalpina.
Gli uomini più attesi
Il primo uomo che viene alla mente quando si pensa alla Ag2r è sempre Romain Bardet, nonostante un 2019 deludente. Il bretone viene da un 2019 in cui si è messo in bacheca la prestigiosa maglia a pois del Tour de France, chiudendo però la corsa in quindicesima posizione, un risultato molto lontano rispetto a quello che ci si aspetterebbe da lui, già capace di salire due volte sul podio finale. Nel 2020 il classe ’90 punterà dunque al Giro d’Italia e cercherà di farsi valere anche nelle Classiche più adatte a lui come la Liegi-Bastogne-Liegi e il Lombardia, nelle quali ha già mostrato di poter ambire a risultati di spessore (ovviamente, nel mirino anche Olimpiadi e Mondiale). Uscire da un comfort zone che ultimamente non gli era più così favorevole, potrebbe portargli quella scossa necessaria per dare una nuova svolta alla propria carriera.
Le Classiche, specialmente di primavera, sono da sempre il terreno di caccia di Oliver Naesen, che quest’anno sarà raggiunto in squadra anche dal fratello Lawrence, che anno dopo anno cresce sempre di più. Nel 2019 il belga ha dimostrato di non essere soltanto uno specialista del pavé, ma di poter essere competitivo praticamente in tutte le Monumento, chiudendo in seconda posizione la Milano-Sanremo. Dopo il secondo posto al BinckBank Tour di quest’anno, poi, nella seconda parte di stagione potrebbe concentrasi maggiormente anche sulle corse a tappe di una settimana, nelle quali sfruttare anche le sue doti di resistenza sugli strappi.
Senza Romain Bardet, la squadra sarà guidata al Grande Boucle da Pierre Latour, reduce da una stagione travagliata per problemi fisici, che correrà nel GT di casa e proverà a portare a casa una tappa oppure a ottenere un importante piazzamento in classifica a seconda di come si metterà la corsa. Due volte campione nazionale a cronometro, già Maglia Bianca di miglior giovane nel 2018, il passista-scalatore francese ha una grande occasione per inseguire il salto di qualità. Non ha nascosto il desiderio di voler correre il Tour nemmeno Nans Peters, autore di un vero e proprio exploit nel 2019, anno in cui si è mostrato al grande pubblico con una vittoria di tappa al Giro. Nell’ultima stagione, risultati alla mano, il classe ’94 si è rivelato lo scalatore più vincente in squadra e nel 2020 avrà il compito di dare continuità alle sue prestazioni.
La vera sorpresa in salita del 2019 è stato però Geoffrey Bouchard che, al suo primo anno tra i professionisti all’età di ventisette anni, dopo essere arrivato alla Vuelta da comprimario è riuscito a ritagliarsi uno spazio da protagonista con tanti attacchi da lontano che gli hanno permesso di collezionare punti nella classifica dei GPM e di salire sul podio finale di Madrid con la maglia a pois di miglior scalatore. Il 2020 sarà per lui l’anno della verità, nel quale cercare di concretizzare questo salto di categoria tardivo, puntando magari anche sulla sua freschezza.
Nel roster poi, come accade da anni, ci sono tanti bravi gregari in grado anche di sfruttare l’occasione utile quando questa dovesse presentarsi. In questo senso bisognerà monitorare con attenzione le prestazioni degli esperti Alexis Vuillermoz, Ben Gastauer e Alexandre Geniez per le salite, corridori capaci di sfturrare le occasioni che gli vengono concesse, così come potranno dire la loro anche il più completo Tony Gallopin e il nuovo arrivato Andrea Vendrame, dotati anche di un discreto spunto veloce e che potranno dire la loro anche nelle corse di un giorno. Il francese va in cerca di riscatto dopo un anonimo ’19, mentre l’italiano vorrà dar seguito a una strepitosa annata in cui ha vinto su vari terreni, sfiorando anche un successo di tappa al Giro in una frazione di alta montagna.
La vera novità del 2019 è stata però la capacità di risultare competitivi in volata, soprattutto grazie alle prestazioni di Clément Venturini, che pur non alzando mai le braccia al cielo ha ottenuto piazzamenti anche nelle corse più importanti a cui ha preso parte e nel 2020 sembra avere tutte le carte in regola per mettere il primo sigillo importante. Classe 1993, lo sprinter transalpino è in crescita e vorrà dimostrare di poter fare ancora di più, partendo dal calendario nazionale, ma non solo.
Le Giovani Promesse
Tra i giovani è lecito attendersi grandi risultati da Benoît Cosnefroy. Il giovane francese è reduce da cinque successi stagionali e, dopo aver già corso nelle Ardenne nel 2019 (con un buon dodicesimo posto alla Freccia Vallone), ci tornerà nel 2020 andando a caccia di risultati importanti, visto che ancora gli manca un successo a livello WorldTour, ma ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per ottenerlo, compreso un ottimo spunto veloce. Classe 1995, l’ex iridato U23 è in rampa di lancio e Oltralpe è considerato tra le grandi promesse per le classiche, sulla scia di Julian Alaphilippe.
Ci si aspetta grandi cose anche da Clément Champoussin, che si unirà alla squadra a partire dal prossimo primo aprile. Il classe ’98 ha già corso con la Ag2r da stagista nella seconda parte di stagione sia del 2018 che del 2019. Nell’ultima stagione ha convinto la squadra a fargli fare il salto e a offrirgli un contratto da professionista ottenendo tanti ottimi risultati in salita, tra i quali vale la pena citare il quarto posto finale al Tour de l’Avenir, dove è stato tra i principali protagonisti, e un nono posto alla Gran Piemonte, che dimostra che nonostante la giovanissima età può già stare tra i grandi. Il ventunenne, infatti, sarà verosimilmente lanciato sin da subito in palcoscenici importanti.
Palcoscenici importanti che ha già cominciato ad assaggiare il classe ’96 Dorian Godon, capace quest’anno di ottenere un podio di tappa alla Vuelta e pronto a inserirsi ancora in altri attacchi da lontano per sfruttare tutte le occasioni che gli capiteranno a tiro. Infine, continuerà il suo percorso di crescita il ventitreenne Aurélien Paret-Peintre che, dopo un primo anno di ambientamento tra i professionisti, sarà chiamato a farsi vedere un po’ di più per lanciare segnali riguardo al tipo di corridore che potrà essere in futuro.
La squadra ha già mostrato poi di avere tanta fiducia nel finlandese Jaakko Hänninen, che ha già esordito con i colori dell’Ag2r nella seconda parte del 2019, dopo la promozione nel corso dell’anno già annunciata dopo l’ottimo argento mondiale di categoria la stagione precedente. Il ventiduenne ha avuto subito occasioni importanti per fare esperienza partecipando alla Clásica San Sebastián e a tante gare del calendario italiano autunnale, compreso il Lombardia, che però non è riuscito a portare al termine.
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