Giro d’Italia 2024, Giulio Pellizzari sfiora l’impresa: “Stavo per ritirarmi, ma sono partito con l’idea di vincere”
Giulio Pellizzari grande protagonista della sedicesima tappa del Giro d’Italia 2024. Con uno splendido attacco nel finale il giovanissimo talento della VF Group – Bardiani CSF – Faizanè va vicinissimo alla vittoria, venendo superato solamente nell’ultimo chilometro da Tadej Pogacar, ma trovando poi comunque le energie per superare in una volata a due Daniel Martinez (Ineos Grenadiers), che a sua volta lo aveva raggiunto nelle ultime centinaia di metri. Già all’attacco nelle prime fasi della Corsa Rosa, il ventenne marchigiano ha vissuto alcuni momenti difficili, ma si era già ripreso nelle ultime frazioni in cui ha provato nuovamente ad attaccare.
Un crescendo che ieri lo ha visto sfiorare un successo di grandissimo prestigio, che lo avrebbe portato ad entrare nella Top10 dei più giovani vincitori di tappa della storia della Corsa Rosa, facendo addirittura meglio di mostri sacri come Fausto Coppi e Gino Bartali, mentre, restando in tempi “moderni”, avrebbe superato Giuseppe Saronni, vincitore nel 1978, pur restando dietro a Moreno Argentin, che nel 1981 si impose a 20 anni e 156 giorni (20 in meno del classe 2003). Il record assoluto di Olimpio Bizzi, risalenti al 1936, resta evidentemente ancora intoccabile (anche se con la precocità di questi ultimi anni non sarebbe impossibile che qualcuno possa andarlo a superare).
“Avevo buone sensazioni prima della tappa, ho avuto diversi problemi fisici negli ultimi giorni, li ho superati anche grazie all’aiuto del team, ho pensato addirittura di ritirarmi ma alla fine sia Massimiliano Gentili che Piepoli, io mio preparatore, mi hanno convinto a non mollare, ed eccomi qui. Sono partito con l’idea di vincere oggi, quando Pogačar mi ha ripreso ho pensato “maledetto”, ma è andata così e accetto la sconfitta”.
Un bilancio comunque più che positivo per il corridore di San Severino, che dopo il traguardo ha vissuto un momento speciale con la Maglia Rosa, che si è complimentato con lui e si è quasi scusato per averlo dovuto battere: “Sono felice della prestazione e ringrazio Tadej perché mi ha regalato la maglia rosa e gli occhiali, dei bellissimi regali, è il migliore”.
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