Giro d’Italia 2023, Top/Flop del giorno
La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2023.
TOP
Mads Pedersen (Trek-Segafredo): Dopo due podi, il danese riesce finalmente a trovare la sua giornata in questo Giro, conquistando quella vittoria che gli consente di completare la tripletta con Tour de France e Vuelta a España, che era uno dei suoi obiettivi a inizio corsa. L’altro obiettivo, quello della Maglia Ciclamino, per la quale va a sprintare anche ai traguardi volanti, è inoltre un po’ più vicino grazie a questo successo. Nel finale, è bravo ad aspettare il momento giusto per scatenare tutta la sua potenza e andare a superare Gaviria, che aveva provato ad anticipare.
Pascal Ackermann (UAE Team Emirates): Finora lo si era visto pedalare abbastanza bene, ma in volata non era ancora riuscito a mettersi in evidenza. Oggi, invece, è lì davanti e fa tutto quasi alla perfezione, con un buon posizionamento e restando al coperto nelle ultime centinaia di metri, ma Pedersen e Milan sono troppo veloci e il tedesco si deve accontentare di un comunque bel terzo posto.
Simon Clarke (Israel-Premier Tech) e Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla): I due, entrambi classe 1986, quasi mettono nel sacco il gruppo nonostante i tanti chilometri all’attacco, prima assieme ad altri fuggitivi e poi da soli negli ultimi 70 km. Si gestiscono con grande esperienze e, forse un po’ sottovalutati dal gruppo, riescono ad arrivare all’ultimo chilometro con ancora una quindicina di secondi di margine. A quel punto, De Marchi prova a giocarsela e non dà più cambi a Clarke, più veloce di lui, la velocità cala ed entrambi vengono riassorbiti a 250 metri dalla conclusione. Ma onore a loro per aver lottato fino alla fine.
FLOP
Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck): Dopo la bella vittoria di ieri, oggi l’australiano poteva puntare al bis, ma nonostante un buon posizionamento sulle ruote di Pedersen e Ackermanm a 400 metri dal traguardo, non riesce ad andare più in là del quarto posto, rimanendo forse un po’ chiuso quando De Marchi e Clarke vengono ripresi e inizia la volata. Negli ultimi metri riesce poi a uscire alla grande confermando di avere un’ottima gamba, ma questo fa solo aumentare i rimpianti.
Fernando Gaviria (Movistar): Prova a sorprendere tutti con una volata lunga delle sue, ma probabilmente non tiene conto del vento contrario sul rettilineo finale e alla fine si pianta, venendo superato negli ultimi 50 metri da altri quattro corridori. Forse a ingannarlo è la troppa voglia di vincere (in un Grande Giro non va a segno da quattro anni), ma di sicuro poteva rendere un po’ meglio onore al grande lavoro che la sua squadra ha fatto nella seconda parte della tappa per provare a chiudere sui fuggitivi.
Marius Mayrhofer (Team DSM): Anche la squadra neerlandese lavora nel finale per cercare di riprendere i fuggitivi, tenere al sicuro la Maglia Rosa e metter in buon posizione quello che oggi è il proprio velocista (nell’alternanza con Dainese), ma anche oggi il 22enne tedesco non riesce a trovare il giusto spazio, chiudendo all’ottavo posto.
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