Giro d’Italia 2023, i favoriti dopo la prima settimana: Primož Roglič contro la tentacolare Ineos Grenadiers, ma occhio a Joao Almeida

Dopo nove di giorni di corsa, il Giro d’Italia 2023 è ancora ben lontano dall’avere un padrone. La classifica generale dopo la cronometro di Cesena già era corta, ma lo è divenuta ancora di più a seguito del ritiro causa Covid di Remco Evenepoel. Il campione del mondo in carica si era appena ripreso la Maglia Rosa vincendo la seconda tappa della sua esperienza italiana, ma qualche ora dopo ha annunciato l’abbandono, lasciando così campo libero per gli altri pretendenti al successo finale. Ovviamente, per il Giro in sé è un duro colpo, ma non mancano i corridori che potranno infiammare la corsa dalla ripartenza di Scandiano, martedì 16 maggio, fino al traguardo finale di Roma.

Il percorso da qui fino alla conclusione del Giro d’Italia è molto variegato e le occasioni per fare la differenza non mancheranno, sia per quel che riguarda l’alta montagna che per quanto concerne percorsi mossi. E non va dimenticata l’ultima cronometro, piazzata al penultimo giorno di corsa, contesto in cui potranno verificarsi distacchi significativi e per questo decisivi in chiave vittoria finale.

Favoriti Maglia Rosa Giro d’Italia 2023

Dopo il ritiro di Remco Evenepoel, il grande favorito della vigilia rimasto in corsa è Primož Roglič. Lo sloveno della Jumbo-Visma non è stato eccezionale nelle due cronometro finora disputate, ma è riuscito a stare alla larga dai guai nelle tappe più convulse. Inoltre, nell’unica occasione in cui ha scelto di dare fuoco alle polveri, nella frazione di Fossombrone, ha lasciato il segno, mettendo in difficoltà tanti rivali (Evenepoel compreso). Da vedere quali potranno essere i progressi della sua condizione e come potrà comportarsi sulle montagne più alte. Dalla sua, comunque, lo sloveno avrà anche il tifo dei suoi connazionali, soprattutto in occasione della cronoscalata del Lussari. Al momento, un aspetto negativo per Roglič potrebbe essere la squadra, fortemente rimaneggiata rispetto alle aspettative, ma Sepp Kuss e Koen Bouwman sono comunque corridori di alto profilo. Senza contare che c’è sempre la carta Rohan Dennis, che fu decisivo proprio al Giro, nel 2020, da poter provare a giocare.

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) riparte dopo il primo giorno di riposo in Maglia Rosa, con un pugno di secondi di vantaggio su Roglič e ancora meno sul compagno di squadra Tao Geoghegan Hart. Il duo britannico finora ha fatto tutto molto bene, assorbendo i normali inciampi che si sono finora verificati. A cronometro sono stati entrambi brillanti, Hart in particolare, e la loro Ineos è indiscutibilmente la squadra più forte e completa in gara, tanto da avere cinque corridori nei primi 13 della classifica generale. Inevitabilmente, quindi, toccherà a loro provare a controllare e a gestire la corsa, potendo far conto sulla forza del numero, oltre che sulle qualità individuali. Qualità che non mancano né al neerlandese Thymen Arensman né al franco-russo Pavel Sivakov, corridori che, qualora lo scenario lo richieda, possono anche mettersi al lavoro in prima persona in chiave classifica generale.

Riparte con una ventina di secondi di ritardo rispetto a Thomas il portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates). Il lusitano è l’emblema della regolarità e sarà sicuramente un osso duro in chiave generale, sia sulle grandi montagne che nelle tappe più insidiose, anche se ha dimostrato di avere qualche difficoltà in più nelle discesa. Dalla sua Almeida ha una squadra sicuramente competitiva, che può anche gestire le sue tattiche di gara in base alle condizioni di Jay Vine. L’australiano ha avuto qualche contrattempo nelle prime giornate di corsa, ma è ancora saldamente in classifica e in salita potrebbe essere una variabile difficilmente inquadrabile dalle altre squadre, anche se il suo potenziale dell’oceaniano nell’arco di tre settimane di corsa è tutto da scoprire.

Senza farsi troppo notare, in lotta per qualcosa di grande c’è sicuramente Damiano Caruso. Dei 3 corridori di punta della Bahrain-Victorious, il siciliano è quello uscito meglio dalle prime 9 tappe e si troverà a 2’12” da Thomas alla ripresa della gara. Le cronometro “pianeggianti” sono entrambe alle spalle e ora arrivano tappe su cui Caruso potrà sicuramente far conto su gambe ed esperienza per provare ad accumulare vantaggio sui rivali. La squadra, poi, è forte, considerato che c’è Jack Haig che è uomo di spessore in salita (seppur ormai abbastanza distanziato da Thomas e dagli altri) e che c’è anche Santiago Buitrago. Il colombiano è parecchio più lontano in classifica, ma ha le qualità per fare differenze significative in salita, laddove la condizione glielo permetterà. Di certo, sul piano dei numeri la squadra mediorientale sembra l’unica in grado di poter tenere testa alla Ineos Grenadiers.

Attenzione, poi, al duo della Bora-hansgrohe. Aleksandr Vlasov, in particolare, è corridore solido, che va molto forte in salita e che finora ha sorpreso tutti con le sue prestazioni a cronometro. Il russo è vicino in classifica a tutti gli altri pretendenti meglio piazzati al momento e ha dalla sua anche la costanza mostrata nei Grandi Giri affrontati durante le stagioni passate. In squadra con lui c’è anche Lennard Kämna, che non ha probabilmente i mezzi per arrivare a combattere per il podio finale, ma che può rappresentare una carta utile a mettere in condizioni di difficoltà strategica le altre squadre.

Per quel che riguarda la vittoria finale, difficile immaginare qualche altro corridore, anche se le sorprese possono essere sempre dietro l’angolo o dietro ogni curva. Un ruolo importante, almeno per una potenziale Top 5 a Roma, potrebbero comunque rivestirlo Eddie Dunbar (Jayco-AlUla), Hugh Carthy (EF Education-EasyPost), Andreas Leknessund (Team DSM) e Domenico Pozzovivo (Israel-Premier Tech), che però, per motivi diversi, hanno davanti un cammino particolarmente complicato e che potrebbero preferire andare a caccia di tappe. Stesso discorso per Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), il quale sta facendo i conti con uno stato influenzale e che ha dichiarato che proverà a rimettersi in sesto per puntare alla Maglia Azzurra di miglior scalatore.

Borsino dei Favoriti Giro d’Italia 2023

***** Primož Roglič
**** Tao Geoghegan Hart, Geraint Thomas
*** João Almeida, Damiano Caruso, Aleksandr Vlasov
** Thymen Arensman, Jack Haig, Lennard Kämna, Jay Vine
* Santiago Buitrago, Hugh Carthy, Eddie Dunbar, Andreas Leknessund, Thibaut Pinot

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