Giro d’Italia 2021, Vincenzo Nibali: “Finora il nostro Giro è andato male, ma tanti al mio posto avrebbero fatto la scelta facile di stare a casa”

Vincenzo Nibali non è soddisfatto di come è andato sin qui il suo Giro d’Italia 2021. L’edizione di quest’anno della Corsa Rosa era partita sotto una cattiva stella già prima del via di Torino, visto che una frattura polso qualche settimana prima dell’inizio della corsa l’aveva costretto a rivedere completamente la preparazione e aveva messo in dubbio anche la sua partecipazione. Le cose, però, non sono andate meglio nemmeno quando è cominciata la corsa, visto che nel corso delle settimane si sono succeduti gli episodi sfortunati, ultimo in ordine di tempo la caduta in discesa nella tappa di Sega di Ala, che ha costretto al ritiro Giulio Ciccone.

“Le sensazioni sono sempre lineari, non sono il massimo – ha dichiarato ai microfoni Rai, prima di raccontare la caduta che ha messo fuori causa il suo compagno abruzzese – Ho cercato di restare qui fino alla fine, mancano solo un paio di tappe alla fine. C’è stata una foratura di Giulio, mentre stavamo rientrando sul gruppetto davanti. Davanti a noi però c’è stata una caduta in una curva cieca. Io sono riuscito a frenare in tempo ma da dietro no. Mi hanno colpito in pieno due corridori, con anche una bicicletta che mi ha colpito sulla schiena e il braccio, causando una piccola lesione al muscolo che all’inizio sembrava una frattura. Per fortuna non lo era. Il periodo non è stato molto bello per me, ho sofferto dall’inizio alla fine. Il nostro Giro fino ad ora è andato male. Domani c’è una tappa importante, noi tutti come squadra proveremo ad andare in fuga. Domani, sperando che le gambe mi assistano, bisogna tentare. Non sarà facile, in tanti proveranno. Speriamo di prendere la fuga di giornata, poi vediamo”.

Il corridore della Trek-Segafredo poi ha anche rivelato cosa si aspetta domani da Simon Yates, vincitore della tappa di oggi, dopo aver spiegato tutte le difficoltà di questo Giro d’Italia: “Nelle prime settimane il Giro è stato duro, non si erano mai visti tanti arrivi in salita nella prima settimana. Yates ha visto che può guadagnare qualcosa e può inventarsi qualcosa. La tappa domani è molto lunga, c’è spazio per provare. Sicuramente Yates deve provare. Dovrà cercare di fare gara dura sul San Bernardino, oggi la squadra ha lavorato tantissimo per lui. Quando ha attaccato, ha guadagnato qualcosa, e la tappa di oggi si farà sentire per domani. Il San Bernardino è una salita infinita, credo sia un’ora e mezza. Lo Spluga è una salita abbastanza dura nella prima parte, ma siamo in quota e si respira diversamente. Quelle altitudini possono influenzare. Di certo può essere il trampolino”.

Infine, con un pizzico di orgoglio, il siciliano ha rivendicato la scelta di presentarsi alla corsa nonostante le difficoltà e ha dichiarato che l’Olimpiade sarà un obiettivo importante, pur non potendo al momento confermare la propria partecipazione: “In questo Giro sarebbe stato più facile stare a casa. Tanti avrebbero abbandonato dopo quello che mi è successo. Io invece ho scelto di venire, perché il Giro mi ha dato tanto. Io ho un gran morale perché le persone mi aspettano, anche quando non sono in condizione. Nella mia testa mi aiuta per cercare di trovare la condizione migliore più avanti. L’avvicinamento alle Olimpiadi sicuramente è un punto importante. Ma vediamo, ci sono dei passaggi in cui andare per gradi. Ne parlerò con il c.t. Non posso dire adesso che potrò esserci al 100%. Bisogna stare bene”.

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