Giro d’Italia 2019, Nibali: “Poteva prendere una brutta piega, inizio molto difficile per pioggia e vento”

Vincenzo Nibali tira un sospiro di sollievo al termine della settima tappa del Giro d’Italia 2019. Con la sua Bahrain – Merida si è voluto assumere il peso dell’inseguimento della prima fuga, giudicata troppo pericolosa, dimostrando anche che la sua squadra non è poi così debole come alcuni dicono, per poi potersene restare più tranquillo in gruppo, lasciando il peso dell’inseguimento alla UAE Team Emirates. Senza l’intervento del siciliano la tappa avrebbe preso sicuramente tutta un’altra direzione, non solo per quanto riguarda la Maglia Rosa attuale Valerio Conti, ma anche pensando alla classifica generale più ad ampio raggio.

Questa giornata poteva prendere una brutta piega“, commenta alla Gazzetta dello Sport dopo l’arrivo, che qualche minuto più tardi vedrà arrivare anche un Damiano Caruso ancora non pienamente ripreso, ma comunque in crescita dopo alcune giornate difficili, che si spera possano essere ormai alle spalle, riuscendo a recuperare pienamente in vista della seconda settimana. “Questo inizio è stato molto difficile per via della pioggia e del freddo — analizza lo Squalo dello Stretto – Quando si è tanto magri, può capitare un malessere improvviso”.

Per quanto lo riguarda, invece, la condizione è buona e, cambiata anche stanza per evitare rischi di contagio da parte del suo corregionale, Nibali si approccia con fiducia alle prossime frazioni, anche se chiaramente le tappe più dure devono ancora arrivare e ieri è stato solo un assaggio. “Le mie sensazioni sono buone, anche se non è facile fare un bilancio perché non abbiamo ancora incontrato le salite vere – conclude – Nonostante questo, però, credo che tutti abbiamo consumato energie fisiche e nervose“.

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