Giro d’Italia 2018, Ciccone si mette in mostra: “Ho sperato che i big si guardassero nel finale”

Giulio Ciccone si conferma protagonista di questo Giro d’Italia 2018. Il giovane portacolori della Bardiani – CSF sta dimostrando di essere uno dei corridori italiani più forti quando la strada sale, non solo proponendosi in fuga da lontano, ma riuscendo sul Gran Sasso anche a giocarsela a viso aperto con i big. Nella frazione con arrivo a Campo Imperatore, una volta rientrato il gruppo sul bergamasco Fausto Masnada (Androni-Sidermec), ultimo superstite della fuga di giornata, lo scalatore abruzzese ha accelerato quando al traguardo mancavano tre chilometri, cercando di anticipare. Purtroppo per lui, i grandi pretendenti alla vittoria finale non hanno lasciato spazio.

“Non avendo nulla da temere nei miei confronti in termini di classifica generale, ho sperato che i big si guardassero – spiega – Ma in realtà a tre chilometri dall’arrivo in una tappa del genere nessuno si guarda e nessuno lascia niente, quidi son venuti a prendermi e si son giocati la tappa loro”. Non c’è stato dunque spazio per il 23enne, che ha visto i suoi tentativi annullati da un Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) assetato di vittoria, che ha chiuso senza indugio sul padrone di casa.

Abbiamo provato e siamo stati competitivi  – aggiunge Ciccone – Era una giornata dura e lunga. Arriviamo da sei tappe tirate prima del riposo, quindi eravamo un po’ tutti al limite e giustamente ognuno voleva giocarsi le sue carte”. Svanito il sogno di vincere nelle sue terre, il corridore teatino ha comunque mostrato un bel colpo di pedale e avrà ancora molte altre possibilità, a partire da questo fine settimane, con un’altra salita mitica.

Guarda dunqe  subito oltre il giovane Ciccone, già capace di imporsi nella Corsa Rosa del 2016, quando fu il terzo più giovane corridore di sempre a imporsi in una tappa del Giro d’Italia. “La condizione c’è, ci riproverò sicuramente se le gambe ci saranno – conclude – Se ci sraà l’occasione non ci tiriamo indietro. Lo Zoncolan è un sogno, ma al Giro ci sono tante occasioni…”

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