Giro d’Italia 2017, Aru risponde a Nibali: “La nostra sfida è solo rimandata…”

“Vincenzo, ho letto e riletto la tua lettera. E Ho pensato a lungo a quanto sarebbe stato bello risponderti con un bel: ‘Sì ci sarò anch’io al via del Giro 100’. Purtroppo la vita spesso ci mette di fronte a dure prove. Io e te Vincenzo, usciti di casa poco più che ragazzini per inseguire il sogno di diventare campioni, lo sappiamo bene quante volte avremmo voluto dire basta e tornare a divertirci con i nostri amici d’infanzia. Eppure siamo sempre riusciti a buttare il cuore oltre l’ostacolo e crederci fino alla prossima gara e poi alla successiva e poi a quella dopo ancora…”. Con queste parole Fabio Aru apre una lettera, pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, a Vincenzo Nibali. Il corridore della Astana ha confermato ieri il forfait al Giro d’Italia 2017 e ha voluto rispondere al rivale-amico siciliano, il quale aveva auspicato la sua presenza sulle strade della Corsa Rosa.

Il Cavaliere dei Quattro Mori ha voluto ripercorrere il fatidico 2 aprile, giorno in cui è rimasto vittima dell’incidente che lo ha costretto a rivedere i suoi piani. “Il sogno del Giro 100 purtroppo è finito per me con quella maledetta caduta – scrive – Ora è tempo di recuperare bene e poi pensare ad una stagione che ha ancora molte gare in calendario. Al Giro (ammesso che riesca a guardarlo serenamente in tv) farò il tifo per i miei compagni, Michele Scarponi in primis, che è diventato capitano della mia squadra. Però ti posso dire, caro Vincenzo, che spero sinceramente che anche tu possa fare bene, magari alleandoti con ‘Scarpa’ o con gli altri forti italiani, che sono tanti, per vedere il tricolore sventolare più in alto di tutte le altre bandiere, in Piazza Duomo a Milano. E, in quanto alla sfida tra noi, che tutti aspettavano di rivedere sulle salite del Giro, è solo rimandata…”.

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