RCS Sport ha svelato oggi il percorso ufficiale del Giro d’Italia 2017. Confermando buona parte delle indiscrezioni della vigilia il Giro 100 attraverserà quasi tutte le regioni dello Stivale, nel tentativo di onorare al massimo la festa per la centesima edizione. Si partirà dunque dalla Sardegna, come già da tempo annunciato, per proseguire con due interessanti tappe in Sicilia, con l’arrivo sull’Etna (che dopo sole quattro tappe potrebbe già sancire alcuni verdetti) e dei percorsi che potrebbero comunque offrire qualche tranello, se non per l’altimetria per la vicinanza continua con il mare. Scenario simile per il passaggio sul continente, con la risalita della Calabria da fino alle Terme Luigiane, frazione non banale. Non priva di insidie sarà anche la tappa verso Alberobello, dove potrebbero comunque giocarsela i velocisti. La risalita continuerà poi da Molfetta a Peschici, nuovamente costeggiando il mare per una giornata che sarà meglio non sottovalutare, preludio al secondo arrivo di montagna, con la lunga ascesa del Blockhaus.
Dopo il giorno di riposo arriva una interessante crono, ancora una volta a tema vinicolo, con la crono del Sagrantino. 39,2 chilometri decisamente mossi tra Foligno e Montefalco che avranno sicuramente un ruolo fondamentale per i giochi di classifica e per l’economia dell’intera Corsa Rosa. Un vero e proprio spartiacque dunque posto a metà percorso, subito seguito da un bel tappone di montagna, a conferma di una voglia di scombussolare le carte in tavola da parte degli organizzatori, che propongono ben 4 GPM tra Firenze e Bagno Romagna. Non si arriverà in altura, ma si preannuncia comunque battaglia. Due tappe di transizione, per rifiatare e dare spazio anche alle ruote veloci vedranno il gruppo pedalare da Forlì a Reggio Emilia (con un inedito GPM a Valico Appenninico, ma lontano dal traguardo) e da Reggio Emilia a Tortona, per un piattone che farà rifiatare il gruppo prima del successivo arrivo a Oropa, luogo evocativo per molti. Tappa intrigante, che ricorda Il Lombardia, il giorno dopo, con l’arrivo a Bergamo dopo due salite vere un passaggio nella parte alta della città.
Come ormai consuetudine, il lunedì ci si riposa, ma non guardando il garibaldi saranno già in molti a sudare. Il giorno dopo si riparte infatti con la Rovetta – Bormio: arrivo in pianura, ma quanta fatica per arrivarci. Mortirolo, Stelvio e Gioco Santa Maria (con annesso rapido passaggio in Svizzera) saranno infatti il menù del giorno, obbligatorio a mena di tornare a casa. Di più difficile lettura la Tirano – Canazei dell’indomani, 219 chilometri praticamente senza un metro di pianura. I primi 130 si sale e si scende, gli ultimi ottanta quasi tutti a salire. Pendenze non durissime, ma con le fatiche del giorno prima nelle gambe, qualsiasi dentello in cui le pendenze cambieranno potrà far male. Mai quanto però aspetta i corridori nella breve Moena – Ortisei. Tappa corta, con i suoi 137 chilometri solo l’arrivo a Oropa (cronometro escluse) ne ha di meno, potrebbe essere forse la più dura grazie a Passo Pordoi, Passo Valparola, Passo Gardenia, Passo di Pinei e la salita finale. Cinque salite che potrebbero chiudere i giochi, ma di spazio ce ne sarà ancora molto. Due arrivi in salita e una crono chiudono infatti un Giro d’Italia 2017 che spera di essere in bilico sino all’ultimo giorno. Gli arrivi a Piancavallo e Asiago, con il passaggio sul Monte Grappa, daranno ancora spazio agli scalatori, che dovranno provare a recuperare o guadagnare prima della crono conclusiva. I 28 chilometri da Monza a Milano, con l’arrivo proprio in Piazza Duomo, saranno infatti per specialisti e i passistoni vorranno giocarsi tutte le proprie carte.