Mondiali Fiandre 2021, Wout Van Aert risponde a Remco Evenepoel: “Ha parlato più in TV che nel bus, ma dobbiamo appianare le divergenze”

Wout Van Aert risponde a Remco Evenepoel riguardo i Mondiali nelle Fiandre 2021. Completamente al servizio della squadra, in un ruolo che sembrava aver accettato, il classe 2000 aveva espresso ieri tutte le sue perplessità sulle scelte e sulla gestione da parte del CT Sven Vanthourenhout, che aveva indicato nel portacolori della Jumbo – Visma il capitano unico di un team costruito apposta per lui. Il tre volte iridato del ciclocross è tuttavia andato ben lontano dal conquistare il suo primo titolo su strada, spegnendosi nel finale, mentre gran bella impressione ha fatto il suo giovane compagno, che in molti hanno giudicato essere stato sacrificato troppo presto.

Una scelta peraltro che secondo Van Aert è stata fatta dallo stesso talentino della Deceuninck-QuickStep, contrariamente alle tattiche di squadra: “Non era previsto che Remco attaccasse a 180 chilometri dall’arrivo visto che doveva essere l’ultimo a restare al mio fianco assieme a Jasper Stuyven. La nostra intenzione era correr in maniera difensiva, ma non potevamo richiamare Remco in quel momento. Non c’erano le radioline e i tifosi facevano così tanto tifo che era complicato comunicare”.

Van Aert inoltre non gradisce le critiche arrivate a posteriori, quando inizialmente Evenepoel aveva più volte sostenuto di essere pronto a mettersi al servizio del compagno nelle sue dichiarazioni prima della corsa. “Remco ha parlato più in TV che nel bus – aggiunge ai microfoni di VRT – Posso capire che nascano delle critiche quando il risultato non è quello per cui si è lavorato, ma è un peccato vedere un discorso che viene stravolto a 180°. Remco era d’accordo con la tattica ed era d’accordo con questa selezione”

Il classe 1994 spezza dunque una lancia in favore del CT: “La spiegazione di Remco mi ha dato fastidio. Siamo andati ai Mondiali come una squadra e vorrei congratularmi con il cittì per il modo in cui ci è riuscito. Penso che sia stato molto chiaro con tutti sin dall’inizio, anche se ovviamente ora mi aspettavo delle critiche per il fatto che non abbiamo vinto. Nessuno ha discusso la strategia del team prima della corsa ed è così facile farlo dopo…

Una discussione che rischia di pesare in futuro, ma che il 27enne fiammingo di origini neerlandesi vuole cercare di mettersi alle spalle, pensando proprio a quello che può essere il meglio per la propria nazione e nazionale. Convinto che “non è saggio che un membro del team getti benzina sul fuoco“, Wout Van Aert si interroga dunque sull’eventualità “che qualcosa si sia rotto con Remco”, ma è sa che “bisogna parlare per appianare le divergenze” visto che i due saranno “chiamati a convivere nuovamente in nazionale”.

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