#SpazioTalk, Alexander Konychev (Team Vorarlberg): “Rimanere senza squadra a novembre è stata una mazzata, ora voglio tornare a divertirmi ed essere competitivo”

Da qualche settimana è iniziata una nuova avventura per Alexander Konychev. Il 25enne di Verona ha infatti firmato un nuovo contratto con una formazione Continental austriaca, il Team Voralberg, dopo essersi ritrovato senza contratto al termine della stagione 2023, affrontata con la maglia della allora Corratec-Selle Italia. Dal punto di vista della categoria, un passo indietro per Konychev, che nelle ultime quattro annate agonistiche aveva vestito maglie di formazioni WorldTour e Professional: il corridore azzurro, però, ha grandi motivazioni per la stagione e, in un’intervista esclusiva a SpazioTalk, ci ha raccontato come punti con decisione a rilanciarsi.

Alex, come è nato il passaggio al Team Vorarlberg e come ti senti all’inizio di questa nuova esperienza?
Sono molto contento. L’inverno è stato un periodo difficile per me. La risposta negativa da parte della Corratec e il conseguente fatto di trovarmi senza squadra a fine novembre è stata una mazzata. La stagione scorsa per me era stata abbastanza buona e quindi la cosa è stata inaspettata. Ho avuto tanti pensieri per la testa, ma alla fine mi sono convinto a continuare. Non ho mai smesso di allenarmi, ho pensato di poter dare ancora molto al ciclismo e quindi ho deciso di andare avanti a sperare in una soluzione. Poi, c’è stato l’avvicinamento con il Team Vorarlberg: io ho la mamma alto-atesina e parlando il tedesco sono riuscito subito a intendermi bene con loro. È una bella realtà e per me sarà importante avere un altro anno a disposizione e un’altra possibilità per riscattarmi e per far vedere le mie qualità.

Effettivamente, nel 2023 si era visto più di qualche miglioramento da parte tua: hai portato a termine il Giro d’Italia e hai anche ottenuto qualche buon piazzamento nell’arco dell’anno. Le tempistiche ti hanno impedito di trovare una soluzione diversa? 
Negli ultimi anni, un corridore come me fatica di più a trovare squadra. Poi, nel mio caso, tante circostanze mi hanno penalizzato. Nel 2023, avrei potuto raccogliere qualcosa di più nel periodo subito dopo il Giro d’Italia, ma mi sono ammalato. Comunque, non mi aspettavo di ritrovarmi senza squadra.

Cosa ti aspetti dal 2024?  
Comincio con un ritiro con la squadra a Rodi (Grecia), dove poi ci sono delle corse. Dovremo valutare il mio stato di forma per capire quando tornare in gara. L’obiettivo è di tornare a vincere e soprattutto a divertirmi. Il ciclismo è la mia passione, voglio essere competitivo, mettermi in mostra e ripagare la fiducia che le persone che ho intorno hanno riposto in me.

Ci sono stati dei momenti in cui questo divertimento è mancato?  
Già l’anno in cui sono passato professionista, il 2020, è stato complicato, per via del Covid. Poi, tra problemi di salute e cadute, ci sono stati momenti difficili. Ogni volta che sembrava di essere sulla strada del recupero completo, capitava qualcos’altro e dovevi ripartire da zero. Però, si sa che tutto questo fa parte di questo sport e io ormai ho imparato cosa significa dover affrontare questi periodi. Poi, con l’età si matura e si capiscono tante cose. Ora, sono sicuramente molto motivato.

Calendario stagionale? 
Un appuntamento potrà essere quello del Giro d’Austria (dal 2 al 7 luglio 2024), che è una corsa dal livello alto e che, come abbiamo visto l’anno scorso, attira anche squadre WorldTour. Vediamo poi se ci sarà la possibilità di avere qualche invito per delle corse in Italia. Si sa che per le squadre Continental, il calendario è molto variabile, soprattutto in base agli inviti che si possono ricevere. Noi vedremo di farci trovare pronti.

Il fatto di aver affrontato, in carriera, corse importanti, ti aiuterà?  
Abbiamo visto che ormai il modo di correre è cambiato e che, in generale, è cambiato il ciclismo. Il livello generale si è alzato tantissimo e non esistono più corse di basso livello. Tutti sanno come allenarsi, tutti sanno che dieta fare: poi c’è chi è più forte e chi meno, chi ha materiali più validi, ma complessivamente non ci sono gare facili, da nessuna parte. L’esperienza può essere dalla mia parte, ma tutte le corse sono difficili e devi arrivarci pronto, qualsiasi sia il livello dell’appuntamento.

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